giovedì 7 giugno 2018
In Germania - ma anche in Gran Bretagna - sono molto richiesti gli infermieri italiani. Conoscenza del tedesco e iscrizione a una piattaforma dedicata possono aiutare
Offerte raddoppiate in un anno
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Gli infermieri italiani – ma tutto il personale sanitario in genere – sono molto richiesti all’estero. Soprattutto in Germania e Gran Bretagna. Dal 2015 la richiesta di personale infermieristico in Germania è aumentata quasi del 50%. Attualmente solo nel settore dell’assistenza agli anziani e ai malati mancano 35mila figure professionali. La situazione è simile per quanto riguarda gli ostetrici: il numero di annunci di lavoro è raddoppiato dall’anno scorso. Fino al 2030 la carenza di personale nel settore sanitario aumenterà a circa un milione di persone: oltre a 165mila medici, mancheranno 800mila assistenti nel settore medico sanitario.

Solo una forte immigrazione di professionisti medico-sanitari potrà risolvere il problema.
Ma come fanno i potenziali interessati, provenienti da altri Paesi, a trovare il lavoro adatto in Germania? La conoscenza della lingua tedesca a livello B2 rappresenta un requisito imprescindibile. Tuttavia è possibile candidarsi anche con un livello di conoscenza della lingua A2. Con corsi di lingua appropriati e il supporto del futuro datore di lavoro, la conoscenza della lingua può essere poi approfondita in Germania e portata al livello di B2. Cercare un impiego in Germania da altri Paesi può essere molto impegnativo. In alternativa, i professionisti di tutto il mondo possono registrarsi alla piattaforma di collocamento www.employland.de e creare il proprio profilo personale. L’aspirante candidato non dovrà sostenere alcun costo di collocamento.

Mentre Orienta – Agenzia per il lavoro – ha aperto la ricerca per 200 posti da infermeri a Londra, ma ha difficoltà a coprire le richieste che prevedono tutti contratti a tempo indeterminato.
Sono due le principali figure previste: gli infermieri con laurea in Scienze infermieristiche e gli Healthcare Assistant, ossia l’equivalente dell’operatore socio sanitario in Italia, che svolge mansioni “inferiori” per le quali non serve la laurea.

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