venerdì 9 giugno 2017
Sono 52mila in più le persone con un lavoro nel primo trimestre di quest'anno: soprattutto dipendenti a termine, mentre calano gli autonomi. La disoccupazione giovanile scende al 37,3%
Occupati in crescita ma pochi stabili
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In parallelo con l'aumento del Pil, nel primo trimestre dell'anno anche l'occupazione ha proseguito sul sentiero di crescita. Rispetto al trimestre precedente gli occupati sono cresciuti di 52mila unità, su base annuale l'incremento è stato di 326mila unità. La disoccupazione è rimasta ferma all'11,6%, lo stesso indice del primo trimestre 2016. Le persone in cerca di lavoro superano ancora i tre milioni ma il numero è diminuito su base trimestrale (-49mila unità). Prosegue il calo degli inattivi: - 473mila in un anno.

Scomponendo i dati generali, l'Istat rileva poi che l'occupazione è cresciuta tra i dipendenti (+78mila nel trimestre) e in modo particolare tra quelli a termine (+51mila) mentre tornano a calare gli indipendenti (-26mila). Su base annua si segnalano 112mila dipendenti stabili e 235mila a termine in più, e 17 mila autonomi in meno.

L quota dei nuovi occupati assunti con contratti a tempo indeterminato è diminuita di oltre 10 punti percentuali, rileva l'istituto "tornando ai livelli pre-riforme mentre è cresciuta fortemente l'occupazione a termine, che oggi riguarda il 52,6% del totale delle nuove entrate".


Dal punto di vista delle classi di età gli occupati sono cresciuti su base annua tra i 15 e i 34 anni (+83mila) e sopratutto tra gli ultracinquantenni (+328mila) mentre sono calati tra i 35 e 49 anni (-85mila). La disoccupazione giovanile è calata al 37,3% tre punti in meno del primo trimestre 2016.

La maggior richiesta di lavoro del sistema economico ha prodotto un aumento delle ore lavorate dello 0,3% rispetto a fine 2016 e dello 0,8 in un anno. Un incremento minore di quello del numero degli occupati, saliti in dodici mesi dell'1,5%. Le ore medie lavorate per dipendete sono così di diminuite dell'1,1%.

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