martedì 30 luglio 2013
​​È decisiva per trovare lavoro: questa la via maestra per investire il miliardo stanziato dall’Unione europea per i prossimi due anni, favorendo i settori avanzati, il digitale e l’artigianato. 
COMMENTA E CONDIVIDI
L’Unione europea, attraverso il programma Youth Graduatee, che prevede lo stanziamento di oltre un miliardo di euro tra il 2014 e il 2015 per favorire la collocazione al lavoro dei giovani sotto i 24 anni (entro quattro mesi), ha individuato come strumento principe, la qualificazione o riqualificazione professionale attraverso l’attivazione di corsi specifici.È questo il terreno fondamentale sul quale si giocherà la partita dell’occupazione giovanile dei prossimi anni. Abbiamo l’occasione storica, grazie al programma europeo Youth Guarantee, di colmare il profondo gap delle competenze e delle skills professionali, particolarmente radicato in Italia, tra giovani e mercato del lavoro.   Sono molti i settori avanzati e strategici in cui il livello di competenze specifiche dei nostri giovani è inadeguato. Molte le impresi e i settori produttivi che lamentano l’inadeguatezza professionale dei ragazzi appena usciti dagli studi. Nel solo settore digitale si registra una mancanza in Europa di circa 900mila professionisti Ict entro il 2015, come ricordato da Glocus.   Più che incentivi fiscali e contributivi, per favorire l’occupazione serve un piano generale di formazione professionale mirata e di qualità. Il mercato del lavoro è profondamente cambiato e se si vogliono cogliere le opportunità che offre, bisogna adeguarsi. Abbiamo l’occasione di colmare questo gap e di offrire un futuro ai nostro giovani, non sprechiamolo.  “C’è un diffuso disinteresse del sistema produttivo italiano nel promuovere lo sviluppo delle competenze dei propri dipendenti - spiega il Carlo Barberis, presidente di ExpoTraining (www.expòtraining.it) – accrescendo la distanza tra mondo della formazione e mondo della produzione. Proprio perché dall’attuale scenario congiunturale non s’intravvede la luce che rappresenti la fine del tunnel, la formazione deve accendere un faro che sappia indirizzare, attraverso l’uso di tutte le occasioni di investimento in conoscenza lche ci vengono offerte, le cui ricadute impattino significativamente sui giovani, sui lavoratori e sulle imprese. Lasciando le cose così come stanno,  vale a dire non innervando nel tessuto produttivo le prassi della formazione, non solo riduciamo la loro competitività del Sistema Paese, ma creiamo un danno sociale: il costo sociale della non formazione. L’Europa, con il piano Youth Graduatee ci offre una grande occasione che di qualificazione dei nostri giovani che non possiamo sprecare”. Per queste ragioni, ExpoTraining, la prima fiera della formazione professionale in Italia e che rappresenta l’eccellenza della formazione nel nostro Paese, ha predisposto una task force di enti di formazione che prossimamente scenderanno in campo per la formazione dei giovani e per la loro riqualificazione, in occasione della terza edizione di ExpoTraining che si terrà a Milano i prossimi 17 e 18 ottobre. 
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: