martedì 18 settembre 2018
L'Istat registra un +0,5% rispetto al trimestre precedente. La disoccupazione scende al 10,7%
Pomigliano D'Arco (Napoli), stabilimento Fiat (Ansa)

Pomigliano D'Arco (Napoli), stabilimento Fiat (Ansa)

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Buone notizie sul fronte dell'occupazione mentre la produzione industriale fa registrare un considerevole calo. Nel secondo trimestre 2018 il tasso di occupazione destagionalizzato è risultato pari al 58,7%, in notevole crescita (+0,5 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente. L'aumento interessa tutte le classi di età (anche a livello tendenziale). L'indicatore supera di oltre tre punti il valore minimo del terzo trimestre 2013 (55,4%), tornando ai valori pre-crisi e sfiorando il livello massimo del secondo trimestre del 2008 (58,8%). È quanto si legge nella nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell'occupazione relativa al secondo trimestre 2018 pubblicata da Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal.

Gli occupati sono aumentati di 387.000 unità rispetto all'anno precedente. Se si guarda alle unità di lavoro equivalenti a tempo pieno si registra unavanzamento di 225.000 unità (contabilità nazionale Istat) mentre guardando alle comunicazioni obbligatorie del ministerodel Lavoro le posizioni lavorative dipendenti totali sonocresciute di 425.000 unità. Le posizioni lavorative dipendenti delle imprese private (dati Inps) sono cresciute di 392.000 unità. Guardando a tutte le forme di lavoro autonomo e alle dipendenze nel secondo trimestre 2018 l'occupazione stimata al netto degli effetti stagionali è pari a 23,31 milioni, in crescita su base annua dell'1,7%. Il tasso di disoccupazione scende al 10,7% (-0,2% sultrimestre precedente, -0,3% sul secondo trimestre 2017). I disoccupati sono a quota 2,8 milioni. Nei dati destagionalizzati si legge nella nota "il tasso di attività 15-64 anni è pari al 65,9%, il valore più alto dall'inizio della serie storica (quarto trimestre del 1992). Sulla base dei dati longitudinali - a distanza di 12 mesi - aumentano gli ingressi nell'occupazione (dal 9,3% tra il secondo trimestre 2016 e il secondo trimestre 2017 al 10,1% nell'analogo periodo tra il 2017 e il 2018). Rimangono pressoché inalterati i divari di genere riguardo ai tassi, con andamenti simili degli indicatori per uomini e donne. Nel secondo trimestre 2018, per i giovani di 15-34 anni prosegue la crescita dell'occupazione mentre è più forte rispetto alle altre classi di età il calo tendenziale del numero dei disoccupati (-86 mila unità) e quello del tasso di disoccupazione. Prosegue la crescita del numero di occupati e del tasso di occupazione tra gli over 50, soprattutto in termini tendenziali.

Dopo aver raggiunto a maggio il livello massimo da inizio anno, l'indice del fatturato dell'industria registra due flessioni mensili consecutive a giugno-luglio. A luglio c'è stato un calo del fatturato dell'1% rispetto a giugno (dove si era registrata già una flessione dello o,3%. Nella media degli ultimi 3 mesi, l'indice cresce dell'1,4% sui tre mesi precedenti. Su base mensile, calano anche gli ordini (-2,3%), seguendo la flessione del mese precedente (-1,5%). La riduzione congiunturale del fatturato - spiega l'Istat - riguarda sia la componente interna sia quella estera e coinvolge tutti i principali settori, in particolare quello energetico (-3,1%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di luglio 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 2,9%, con incrementi del 2,5% sul mercato interno e del 3,8% su quello estero. Il settore che registra la maggiore crescita tendenziale è quello dei prodotti farmaceutici (+16,3%), mentre diminuzioni si rilevano nella metallurgia (-4,7%) e nel settoretessile e dell'abbigliamento (-0,6%). A luglio il fatturato dell'industria della fabbricazione di autoveicoli cala del 7,8%
rispetto all'anno precedente.

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