mercoledì 9 novembre 2016
Lotta alla provertà e alla fame, diritto all'educazione e al lavoro tra le priorità individuate.
Ecco gli obiettivi di sviluppo sostenibile scelti dall'Onu
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1. POVERTA' L’obiettivo numero 1 è eliminare la povertà estrema, attualmente misurata come persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. Assicurare che entro il 2030 tutti gli uomini e tutte le donne, in particolare i poveri e i vulnerabili, abbiano uguali diritti riguardo alle risorse economiche e ai servizi di base. Ridurre inoltre la vulnerabilità dei poveri (la soglia internazionale è fissata a 1,90 dollari al giorno) a eventi estremi legati al clima e ad altri choc economici e sociali. Applicare infine a livello nazionale sistemi di protezione sociale adeguati per tutti, includendo i livelli minimi.
2. FAME Eliminare entro il 2030 la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri e i bambini, l’accesso a un’alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l’anno. Raggiungere entro il 2025 gli obiettivi concordati a livello internazionale sull’arresto della crescita e il deperimento dei bambini sotto i 5 anni. Soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, in gravidanza, in allattamento e delle persone anziane. Raddoppiare entro il 2030 la produttività agricola e il reddito dei produttori alimentari su piccola scala.
3. SALUTE Ridurre – sempre entro il 2030 – il tasso di mortalità materna a meno di 70 per 100.000 nati vivi. Mettere fine alle morti evitabili di bambini sotto i 5 anni di età, con l’obiettivo di ridurre per tutti i Paesi la mortalità neonatale a non più di 12 su 1.000 nati vivi. Porre fine alle epidemie di Aids, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate e combattere l’epatite, le malattie legate all’uso dell’acqua e altre malattie trasmissibili. Rafforzare poi la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui abuso di stupefacenti e l’uso nocivo di alcool.
4. EDUCAZIONE Assicurarsi che tutti i ragazzi e le ragazze completino un’istruzione primaria e secondaria libera, equa e di qualità. Che abbiano accesso a uno sviluppo infantile precoce e di qualità, alle cure necessarie e alla scuola dell’infanzia. Garantire entro il 2030 la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini a un’istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, a un’istruzione professionale e di terzo livello. Eliminare la disparità di genere nell’istruzione. Espandere entro il 2020 a livello globale il numero di borse di studio a disposizione dei Paesi in via di sviluppo.
5. PARITA' DI GENERE Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze in ogni parte del mondo. Eliminare ogni forma di violenza contro tutte le donne, bambine e ragazze nella sfera pubblica e privata. Eliminare tutte le pratiche nocive come il matrimonio delle bambine, forzato e combinato, e le mutilazioni genitali femminili. Riconoscere e valorizzare il lavoro di cura e il lavoro domestico non retribuiti tramite la fornitura di servizi pubblici, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione della responsabilità condivisa all’interno del nucleo familiare.
6. ACQUA Entro il 2030 conseguire l’accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura e alla portata di tutti. Raggiungere un adeguato ed equo accesso ai servizi igienico-sanitari. Migliorare la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue. Entro il 2030 attuare la gestione integrata delle risorse a tutti i livelli. Entro il 2020 proteggere gli ecosistemi legati all’acqua, tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi, falde e laghi.
7. ENERGIA Garantire l’accesso universale ai servizi energetici a prezzi accessibili, affidabili e moderni. Aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale. Entro il 2030 raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica, rafforzare la cooperazione internazionale per facilitare l’accesso alla tecnologia e alla ricerca di energia pulita. Espandere l’infrastruttura e aggiornare la tecnologia per la fornitura di servizi moderni e sostenibili per tutti i Paesi in via di sviluppo, in particolare i piccoli Stati insulari.
8. CRESCITA E LAVORO Sostenere la crescita economica pro capite a seconda delle circostanze nazionali e, in particolare, almeno il 7% di crescita annua del Pil nei paesi meno sviluppati. Raggiungere livelli più elevati di produttività attraverso la diversificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione. Promuovere politiche orientate alla creazione di lavoro dignitoso. Entro il 2030 raggiungere la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini, anche per i giovani e le persone con disabilità. Ridurre sostanzialmente entro il 2020 la percentuale di giovani disoccupati.
9. INFRASTRUTTURE Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti, comprese le infrastrutture regionali e transfrontaliere. Promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile. Aumentare l’accesso delle piccole imprese, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compreso il credito a prezzi accessibili. Potenziare la ricerca scientifica, promuovere le capacità tecnologiche dei settori industriali in tutti i Paesi. Sforzarsi di fornire un accesso universale e a basso costo a Internet nei Paesi meno sviluppati entro il 2020.
10. INEGUAGLIANZA Entro il 2030 raggiungere e sostenere progressivamente la crescita del reddito del 40% più povero della popolazione a un tasso superiore rispetto alla media nazionale. Promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti. Garantire a tutti pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di risultato. Facilitare la migrazione ordinata, sicura, regolare e responsabile e la mobilità delle persone, anche attraverso l’attuazione di politiche migratorie programmate e ben gestite. Entro il 2030 ridurre a meno del 3% i costi di transazione delle rimesse dei migranti.
11. CITTA' INCLUSIVE Entro il 2030 garantire a tutti l’accesso a un alloggio e a servizi di base adeguati, sicuri e convenienti. Fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili e convenienti per tutti, ampliando i mezzi pubblici. Aumentare l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile. Ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti. Entro il 2030 fornire l’accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili. Sostenere in questo percorso i Paesi meno sviluppati.
12. CONSUMO SOSTENIBILE Dare attuazione al quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibile, con la collaborazione di tutti i Paesi e con l’iniziativa dei Paesi sviluppati, tenendo conto del grado di sviluppo e delle capacità dei Paesi più in difficoltà. Dimezzare entro il 2030 lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura. Entro il 2020, ottenere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti in tutto il loro ciclo di vita.
13. CLIMATE CHANGE Rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i Paesi. Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici. Dare attuazione all’impegno assunto nella Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per raggiungere l’obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020, congiuntamente da tutte le fonti, per affrontare le esigenze dei Paesi in via di sviluppo nel contesto delle azioni di mitigazione significative.
14. OCEANI E MARI Prevenire e ridurre in modo significativo – possibilmente entro il 2025 – l’inquinamento marino di tutti i tipi, in particolare quello proveniente dalle attività terrestri. Gestire e proteggere in modo sostenibile gli ecosistemi marini e costieri. Ridurre al minimo e affrontare gli effetti dell’acidificazione degli oceani anche attraverso una maggiore cooperazione scientifica a tutti i livelli. Entro il 2020, regolare efficacemente la raccolta e porre fine alla pesca eccessiva, la pesca illegale, quella non dichiarata e non regolamentata. Entro il 2020 proteggere almeno il 10% delle zone costiere e marine.
15. ECOSISTEMA TERRA Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita della diversità biologica. Entro il 2020 fermare la deforestazione, entro il 2030 combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati e il suolo. Arrestare la perdita della biodiversità e, entro il 2020, proteggere e prevenire l’estinzione delle specie minacciate. Porre fine al bracconaggio e al traffico di specie protette di fauna e flora.
16. GIUSTIZIA E PACE Ridurre significativamente in ogni dove tutte le forma di violenza e i tassi di mortalità connessi. Eliminare l’abuso, lo sfruttamento, il traffico e tutte le forme di violenza e tortura contro i bambini. Promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e garantire parità di accesso e giustizia per tutti. Entro il 2030 ridurre in modo significativo i flussi finanziari e di armi illeciti, rafforzare il recupero e la restituzione dei beni rubati e combattere tutte le forme di criminalità organizzata. Fornire l’identità giuridica per tutti, compresa la registrazione delle nascite.
17. PARTENARIATO L’ultimo 'Goal', il diciassettesimo, chiede di rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile. I Paesi sviluppati adempiano pienamente ai loro obblighi ai aiuto pubblico allo sviluppo, tra cui l’impegno da parte di molti Paesi sviluppati di raggiungere l’obiettivo dello 0,7% di Aiuti pubblici allo sviluppo in rapporto al Pil. Aiutare i Paesi in via di sviluppo a raggiungere la sostenibilità del debito a lungo termine attraverso politiche coordinate volte a finanziare, ridurre e ristrutturare il debito.

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