lunedì 16 giugno 2014
​​In arrivo la nuova generazione della più piccola delle Citroen. Telaio rivisto, look più maturo e motore 1.2 VTi 82 Cv. E' disponibile anche in versione cabrio
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Le “tre sorelle” più sbarazzine del mondo dell'automobile, la Citroen C1, la Peugeot 108 e la Toyota Aygo - tutte nate da un progetto comune e prodotte dal 2005 in joint venture nello stabilimento Kolin nella Repubblica Ceca - sono ormai diventate adulte e si presentano al giudizio del mercato del segmento A non solo con un look più maturo e una qualità ancora migliorata, ma con importanti cambiamenti sotto al vestito (a livello di piattaforma e di meccanica) enell'abitacolo.
 
Per quanto riguarda il restyling della C1, l'evoluzione di questa compatta e funzionale city car, che è disponibile sia nelle varianti a 3 e 5 porte, viaggia di pari passo con quella che è la nuova filosofia che PSA ha identificato per il brand Citroen e che lo differenzierà sempre più dai prodotti della nuova marca premium DS. La C1 debutterà nelle concessionarie il 26 giugno, con listini che vanno da 9.950 a 14.250 euro.  
«Abbiamo voluto mantenere intatti i concetti di compattezza, di agilità e di faclità d'uso che erano propri della prima generazione della C1 - spiega Carlo Bonzanigo, responsabile del design della Citroen C1 - ma creando una carrozzeria che evidenziasse, nella sua evoluzione, una maggiore maturità, una superiore qualità e più spirito automobilistico. Tutta la scocca è nuova, anche per ottimizzare l'abitabilità pur restando in dimensioni molto compatte, ed ha un diverso impatto estetico che enfatizza la maneggevolezza ed è in linea con il concetto di libertà di movimento. Il frontale è forse la parte più innovativa - continua Bonzanigo - con l'elegante mascherina cromata che incornicia il double chevron e i nuovi fari tecnologici che rendono simpatico lo sguardo della C1. Elementi che assieme alla grande presa d'aria rovesciata, e quindi sorridente, ribadiscono l'ottimismo e la libertà che sono proprie della nostra nuova city car ma anche il suo posizionamento nella parte alta del segmento».
 
Leggermente più lunga della precedente (in totale 346 cm, cioè 3 in più) ma anche 1 cm più bassa, la city car Citroen appare ora - anche per effetto delle generose ruote con cerchi da 15 pollici - come una piccola ammiraglia da città, elegante ma sempre molto agile grazie anche al raggio di sterzata che è pari a 4,80 m. La maturità della nuova generazione della C1 si misura efficacemente anche su strada, in primo luogo per lariprogettazione della scocca dal punto di vista della rigidità e della precisione dimensionale. Le elevate caratteristiche dinamiche e il confort di marcia sono conseguenza anche di un nuovo assale posteriore deformabile in acciaio ad alto limite elastico, più leggero di 4 kg ma anche rinforzato negli attacchi per migliorare la precisione di guida. Nuovi anche gli ammortizzatori e le molle delle sospensioni, che si accompagnano al rafforzamento della barra stabilizzatrice e ad altri interventi sulla sospensione anteriore McPherson. 
 
Un insieme che rende paragonabile il comportamento della C1 a quello di una berlina di segmento B e che non risente affatto dell'assenza del tetto nella variante Airscape (cioè cabrio) oggetto del nostro test. Tutte le C1 sono acquistabili con due varianti di motore a benzina 3 cilindri di ultima generazione: 1.0 VTi 68 Cv proposta anche con cambio pilotato ETG e la nuova unità 1.2 VTi 82 Cv. Quest'ultimo motore garantisce un consumo omologato di soli 4,3 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 99 g/km, esaltando vivacità e piacere di guida. La coppia di 116 Nm si apprezza in città come sulle strade più veloci, soprattutto per consentire un' accelerazione da 0 a 100 km/h in 11 secondi.
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