venerdì 28 novembre 2008
L’Enac conferma il rinvio del passaggio di consegne, che avverrà probabilmente attorno a metà mese. Polemiche sul compenso del commissario, Fantozzi: «Tutto falso, lo deciderà il giudice».
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Che la Compagnia aerea italiana non sarebbe stata in grado di decollare nei tempi previsti era una voce che circolava già da qualche giorno negli ambienti attorno all'affare Alitalia. Ieri l'Ente nazionale per l'aviazione civile ha confermato ufficialmente l'indiscrezione: «L'Enac ha verificato che Cai non riuscirà a partire il primo dicembre 2008, come precedentemente preventivato, la nuova data per lo start up del vettore non è ancora stata comunicata». Tutto rimandato a data da destinarsi, quindi. Il vero e proprio passaggio del controllo della compagnia tricolore dallo Stato alla scoietà guidata da Roberto Colaninno ci sarà quasi sicuramente prima di Natale, l'ipotesi più probabile colloca l'avvio della nuova Alitalia attorno alla metà di dicembre. Lo stesso Colaninno aveva fatto capire martedì che la scadenza del 1° dicembre era già saltata. Quel giorno «accadrà quello che succede il 30 novembre» aveva detto il presidente di Cai rispondendo a chi gli faceva notare che il commissario Augusto Fantozzi aveva spiegato che il primo giorno del mese prossimo avrebbe chiuso «la saracinesca» degli asset da vendere. Alla riunione di mercoledì all'Enac del comitato che si occupa della fase di transizione, è stato sancito lo slittamento. Ora l'ente guidato da Vito Riggio spiega di attendere «quanto prima» l'informazione sulla nuova data di avvio di Cai, spiegando che «sono in fase di ultimazione alcuni aspetti amministrativi e tecnici». Per la cordata si tratta soprattutto di arruolare il personale: le lettere di cassa integrazione sono state spedite solo martedì " dopo una non facile trattativa con i sindacati confederali " e quindi le assunzioni di Cai potranno iniziare nei prossimi giorni. Non solo: deve essere «finalizzata la documentazione relativa al passaggio di proprietà degli aeromobili» spiega l'Enac, aggiungendo che le istruttorie sul certificato di operatore aereo sono terminate, ma la licenza sarà concessa solo «con l'evidenza dell'effettiva disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per l'operazione». Finché il passaggio a Cai non sarà definito, «Alitalia continuerà ad operare» chiarisce l'Enac. Se la vecchia compagnia continuerà a volare per qualche giorno in più, probabilmente lo farà soltanto ai ranghi ridotti cui, da mercoledì, sta abituando i passeggeri, suscitando lo scontento dei gestori degli scali e degli amministratori locali di tutta Italia. Per oggi i voli previsti nel piano deciso dal commissario Fantozzi sono solo 42, domani saranno 21 e domenica 27. Fantozzi ieri ha anche smentito le voci che indicavano cifre da capogiro (16 milioni di euro) come suo compenso: nessuna cifra è stata pattuita, ha chiarito, i commissari straordinari vengono pagati secondo precisi criteri di risultati fissati per legge. Parole che non sono servite a placare le polemiche sollevate dall'Idv. Per quanto riguarda le due questioni rimaste in sospeso per il passaggio a Cai " le decisioni del controllore europeo e quelle dell'Antitrust italiano " ieri Antonio Catricalà, presidente dell'Autorità garante della Concorrenza, ha fatto sapere che la sua decisione «arriverà nei primi giorni della prossima settimana, da lunedì ogni giorno è buono».
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