domenica 8 ottobre 2017
Al primo posto degli “irriducibili” la Lombardia, seguono Emilia Romagna e Toscana. Compiuti 80 anni previsto il rinnovo ogni 24 mesi. Ecco le malattie incompatibili con il rinnovo della patente
Novantenni al volante: in Italia sono 60mila
COMMENTA E CONDIVIDI

La passione degli italiani per i motori pare non placarsi nemmeno quando si va molto avanti con l'età. Secondo un'analisi di Facile.it, a fronte di un'età media degli automobilisti di poco inferiore ai 54 anni, in Italia ci sono oltre 60.000 patenti valide intestate ad ultra novantenni: numero che diventa ancora più rilevante se si considera che, dopo gli 80 anni d'età, la legge impone un rinnovo ogni 24 mesi; periodo che potrebbe ridursi a 12 se dovesse essere approvata la proposta di riforma del Codice della strada.

Scorrendo i dati, rielaborati dal sito specializzato nel confronto delle polizze RC su base dei numeri messi a disposizione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti aggiornati al maggio 2017, la regione che ospita il maggior numero di patentati con più di 90 anni d'età è la Lombardia dove sono abilitati a guidare ben 8.738 automobilisti nati entro il 1927. A seguire l'Emilia Romagna che, con 7.553 patenti d'argento, precede la Toscana, ferma a 5.834 automobilisti ultra novantenni. Se si considera il numero dei patentati over 90 sul totale di quelli abilitati alla guida, questa volta è l'Emilia Romagna a svettare in cima alla classifica con lo 0,253%, pari a oltre una volta e mezzo il valore medio nazionale (0,156%); al secondo posto della classifica così calcolata si trova la Liguria con lo 0,247%, mentre la Toscana si conferma medaglia di bronzo con lo 0,233%.

Stop al divieto patente per chi ha malattie ematiche

Sempre in tema di autorizzazione alla guida, dal 6 ottobre è stato modificato l'elenco delle malattie che impediscono a chi ne soffre di sostenere l'esame per la patente o di ottenerne il rinnovo. Con il Decreto del Presidente della Repubblica numero 139 del 10 luglio scorso, appena entrato in vigore, è stato eliminato il divieto di mettersi al volante per chi soffre di malattie ematiche. Il provvedimento, si legge nel testo di legge, è stato deciso ''in considerazione del progresso scientifico intervenuto sui nuovi strumenti di diagnosi e sulle nuove terapie per la cura delle malattie del sangue''.

E' il caso di ricordare che il Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada (D.P.R. numero 495 del 16/12/1992), all'appendice II, elenca le patologie che non permettono di ottenere il certificato di idoneità alla guida. Si tratta, innanzitutto, di quelle cardiovascolari ritenute incompatibili con la sicurezza stradale; nei “casi dubbi, ovvero quando trattasi di affezioni corrette da apposite protesi, il giudizio di idoneità verrà espresso dalla commissione medica locale”. Poi c'è il diabete mellito, quando necessità di trattamento di insulina e salvo casi eccezionali, nelle altre ipotesi è richiesto il parere di un medico e successivo controllo. Altro fattore di impedimento sono le malattie endocrine gravi diverse dal diabete e varie patologie del sistema nervoso: encefalite, sclerosi multipla, miastenia grave. Ancora: malattie del sistema nervoso associate ad atrofia muscolare progressiva e/o a disturbi miotonici, le malattie del sistema nervoso periferico e i postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico. In questi casi sono possibili eccezioni, come lo sono per chi soffre di epilessia. Il lungo elenco comprende poi le turbe psichiche in atto dovute a malattie, traumatismi, postumi di interventi chirurgici e l'insufficienza renale, a meno che non risulti “positivamente corretta a seguito di trattamento dialitico o di trapianto”.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: