lunedì 20 giugno 2016
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Novamont, azienda attiva nel campo delle bioplastiche, sbarca in Veneto e fa rinascere all'insegna dei biomateriali un sito produttivo ormai dismesso, con nuoviinvestimenti e creando nuovi posti di lavoro. Si tratta dello stabilimento di 'Mater-Biotech', controllato al 100% da Novamont, che entro la fine di settembre 2016, con un investimento complessivo di 100 milioni di euro, inizierà a Bottrighe di Adria (Rovigo) la produzione di bio-butandiolo, in partnership con la statunitese Genomatica, leader mondiale nei microrganismi per processi di fermentazione. La fabbrica sorge sulle 'cenerì di Bioitalia ex Ajinomoto, acquisita nel 2012, della quale sono stati riassunti i 27 dipendenti (all'epoca in cassa integrazione e prossimi al licenziamento), diventati poi 51 già alla fine del 2015. L'impianto è stato oggetto di revamping e ampliamento, in una logica di rigenerazione territoriale e di valorizzazione delle competenze e delle professionalità pregresse. 'Mater-Biotech' è il primo impianto industriale al mondo in grado di produrre butandiolo (Bdo) direttamente da zuccheri, e non da fonti fossili come avviene comunemente, attraverso unprocesso a basso impatto, i cui coprodotti vengono del tutto riutilizzati. Il Bdo è una materia prima strategica per la produzione di biopolimeri per plastiche biodegradabili, oltre a essere un intermedio chimico caratterizzato da elevata domanda per una vasta gamma di applicazioni (tessile, elettronica, automotive, e altro). In questo senso, l'impianto veneto rappresenterà uno sviluppo fondamentale della bioraffineria Novamont, integrando i processi chimici per la produzione di biochemicals con le biotecnologie industriali. Ad Adria verrà prodotta in sostanza la quarta generazione delle bioplastiche Mater-bi, con un contenuto ancor più elevato di materie prime rinnovabili. L'impianto avrà una capacità produttiva di 30mila tonnellate l'anno.
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