venerdì 6 gennaio 2017
Avviato il laboratorio congiunto dedicato ad attività di ricerca e sviluppo nel trattamento della cellulosa pura per applicazioni nel settore alimentare
Due ricercatori da assumere
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Novacart, multinazionale italiana del packaging guidata dall'imprenditore Andrea Anghileri, e l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) hanno recentemente avviato il laboratorio congiunto Novacart@Iit dedicato ad attività di ricerca e sviluppo nel trattamento della cellulosa pura per applicazioni nel settore alimentare, con l'obiettivo di realizzare una nuova tecnologia altamente biocompatibile.

Più in particolare le attività di ricerca del laboratorio congiunto Novacart@Iit saranno condotte contemporaneamente nello stabilimento principale di Novacart a Garbagnate Monastero (Lecco) e in spazi dedicati all'interno del laboratorio di Smart Materials di Iit a Genova, integrando sinergicamente produzione industriale e sperimentazione in laboratorio. Obiettivo del progetto è la realizzazione di contenitori in materiale cartaceo adatti alla cottura e al confezionamento del cibo, realizzati secondo criteri di ecocompatibilità, che potranno sostituire gli attuali packaging realizzati in materiali poliuretanici.

Novacart è società leader nella realizzazione di stampi per cottura, presentazione e imballaggio nelle industrie alimentari e dolciarie. Fondata nel 1926, oggi conta 750 dipendenti, nove stabilimenti produttivi (distribuiti in Usa, Regno Unito, Spagna, Francia, Paesi scandinavi, Brasile, Russia e Cina) e cinque unità commerciali. Novacart gestisce all'interno dei propri stabilimenti l'intero processo produttivo, partendo dalla materia prima, accoppiando, stampando, e realizzando il prodotto finito di cui ne vanta ampissima gamma.

Il gruppo Smart Materials di Iit è in grado di realizzare materiali del tutto biocompatibili e biodegradabili resi "intelligenti" grazie all'utilizzo di nanotecnologie. Gli ambienti di ricerca di Iit possono vantare gli strumenti più avanzati per la sintesi di materiali compositi micro e nano strutturati, un laboratorio di chimica e strumentazione di microscopia e di caratterizzazione, sia meccanica che termica, dei nuovi materiali decisamente all'avanguardia.


A oggi l'istituto ha già avviato sei laboratori congiunti (Nikon, Inail, DirectaPlus, Novacart, Leica, CrestOptics) totalizzando cinque milioni di euro di finanziamento solo nel 2015, depositato oltre 350 domande di brevetto e fondato 14 start up che hanno già raccolto 13 milioni di euro di crowdfunding e creato 60 nuovi posti di lavoro.

L'investimento complessivo sarà di oltre un milione di euro su cinque anni comprensivo di un contributo in kind e di fondi da destinare all'assunzione di due nuovi ricercatori dedicati all'implementazione della tecnologia sul campo. Il progetto fa seguito a una prima collaborazione della durata di 24 mesi tra Novacart e il gruppo Smart Materials di Iit, guidato dalla ricercatrice Athanassia Athanassiou. In questa prima fase era stata messo a punto una tecnologia promettente per la sostituzione del film di poliuretano - un materiale non ecocompatibile fondamentale per proteggere i vassoi di carta dal grasso dei cibi - con un coating biodegradabile con le stesse caratteristiche funzionali.

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