giovedì 18 novembre 2010
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nomina del viceministro all'Economia Giuseppe Vegas alla presidenza della Consob. "Sono felice ma anche un minimo triste". Così Vegas ha commentato a caldo la sua nomina.
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Il Consiglio dei ministri di questa mattina ha avviato l'iter per la nomina di Giuseppe Vegas alla presidenza della Consob. La designazione è stata fatta con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, sentito il ministro dell'Economia, che ora deve passare al vaglio delle competenti commissioni parlamentari. Sarà poi formalizzata da un decreto del presidente della Repubblica.La Consob è senza presidente dal 30 giugno scorso quando si dimise per termine del mandato Lamberto Cardia. Appena la notizia è giunta nell'aula della Camera, dove è in corso l'esame del bilancio 2011 dello Stato, dai banchi si è levato un applauso all'indirizzo del viceministro. Uscito dall'aula, Vegas si è limitato a commentare con i cronisti: "Partire è un po' morire".Vegas è noto al grande pubblico soprattutto in quanto "uomo della Finanziaria" per conto del ministro del Tesoro Giulio Tremonti. Milanese di 59 anni, politicamente cresciuto e sempre eletto in collegi piemontesi, è un profondo conoscitore di norme parlamentari. Deve questa sua esperienza al mestiere di dirigente del Senato che ha svolto dal 1978. Ma non è stata questa la sua unica professione prima di intraprendere, nel 1994, la carriera politica fin dal nascere di Forza Italia al fianco di Silvio Berlusconi. Giurista, è stato infatti anche docente di Diritto economico presso la facoltà di Giurisprudenza di Parma; autore di pubblicazioni scientifiche e giornalista pubblicista ha collaborato a diverse pubblicazioni in materie economiche e giuridiche. Questa sua lunga frequentazioni di redazioni giornalistiche - dal Sole 24 Ore al Mondo Economico - lo ha reso capace di un raro rapporto amichevole e cordiale con molti giornalisti delle testate più varie rendendosi capace di spiegare nei dettagli ogni più recondito anfratto delle leggi di bilancio, durante il loro non sempre semplice cammino parlamentare.Come politico, pur vantando ormai cinque legislature di esperienza (delle quali una unicamente come esponente di governo ed altre quattro anche come parlamentare), è sempre stato in un certo senso anomalo, più noto per la sua esperienza di grand commis dello Stato piuttosto che come conoscitore degli equilibri interni ad un movimento politico.Viene considerato, dal punto di vista politico, uomo di raccordo fra Giulio Tremonti, al quale lo lega una lunga collaborazione, e Silvio Berlusconi. È stato chiamato al governo come sottosegretario alle Finanze (ministro Tremonti) nel primo governo Berlusconi del 1994. È passato poi al Tesoro, sempre come sottosegretario, nel successivo governo Dini (ministro ad interim lo stesso Dini). Dal '96 al 2001 è stato vicepresidente della commissione Bilancio del Senato, per tornare al governo (sempre al Tesoro) nel secondo e terzo governo Berlusconi (2001-06). Attualmente è vice ministro al Tesoro.
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