lunedì 1 luglio 2013
​Si chiama Safety Shield l'insieme di sistemi di sicurezza che debuttano sulla versione 2013 del modello di casa Nissan. Avviso sul punto cieco, allontanamento dalla corsia e rilevazione degli oggetti in movimento per la prima volta presenti anche su un'auto del segmento B 
COMMENTA E CONDIVIDI

La nuova Nissan Note è la prima vettura Nissan per il mercato europeo ad essere dotata del Safety Shield, ovvero un insieme di tecnologie mirate alla prevenzione degli incidenti. Questo pacchetto, finora presente solo su auto di categoria superiore, debutta per la prima volta nel segmento B proponendo una tecnologia innovativa ed efficace, ma al tempo stesso alla portata di tutti.

Gli avvisi al conducente operati dai sistemi Lane Departure Warning (avviso sul punto cieco), Blind Spot Warning (avviso di allontanamento dalla corsia) e Moving Object Detection (rilevazione oggetti in movimento), sono, infatti, gestiti attraverso l’utilizzo di un’unica telecamera grandangolare che si trova sul portellone della nuova Note e che riesce a visualizzare completamente lo spazio retrostante la vettura, a 180°. Questa soluzione evita il ricorso a onerosi sistemi radar o laser presenti su modelli premium, riuscendo ad assicurare gli stessi livelli di affidabilità, con un considerevole risparmio per il consumatore.

Fanno compagnia al “magic eye” altre 3 telecamere e, lavorando tutte insieme, riescono ad offrire una visuale aerea della vettura e di tutto lo spazio che la circonda, a 360°: è la tecnologia premium Around View Monitor, che per la prima volta viene resa disponibile su un’auto del segmento B. Senza la necessità di alcuna azione da parte del conducente, la lente della telecamera posteriore si mantiene pulita da accumuli di sporcizia o di gocce di acqua. Questa funzione, completamente automatizzata, si basa su algoritmi avanzati che elaborano più di 3 milioni di pixel al secondo per determinare la qualità dell’immagine proveniente dalla telecamera, che viene processata affinché risulti di facile visione per l’occhio umano.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: