lunedì 8 gennaio 2018
Al CES di Las Vegas, Nissan testa l'inedita tecnologia che fa interagire cervello e vettura prevedendo le intenzioni e i movimenti di chi sta al volante
Ecco l'auto che guida interpretando i segnali cerebrali
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Il Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas fa da primo palcoscenico per vedere all'opera dal vivo l'innovativo progetto
di ricerca annunciato da Nissan che permetterà ai veicoli di interpretare i segnali emessi dal cervello dei conducenti,
ridefinendo completamente l'interazione tra persone e automobili. La tecnologia Nissan Brain-to-Vehicle, o B2V, prima e unica nel suo genere, promette di ridurre i tempi di reazione dei conducenti e di portare alla realizzazione di veicoli auto adattivi per trasformare la guida in un'esperienza più piacevole. In pratica, in modalità di guida manuale, il conducente indossa un dispositivo in grado di misurare l'attività delle onde cerebrali, che vengono poi analizzate dai sistemi autonomi. Prevedendo le intenzioni e i movimenti dell'essere umano, i sistemi possono intervenire (girando il volante o rallentando il veicolo, ad esempio) con un anticipo di 0,2-0,5 secondi sul conducente, senza quasi far percepire il loro funzionamento.

La tecnologia B2V è l'ultima pietra miliare della visione Nissan Intelligent Mobility, la roadmap strategica che ridefinisce il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società. «Quando si parla di guida autonoma quasi tutti pensano a un futuro molto impersonale, in cui gli esseri umani delegano il controllo ai veicoli - ha spiegato Daniele Schillaci, executive vice president di Nissan - invece la tecnologia B2V va esattamente nella direzione opposta, perché sfrutta i segnali del nostro cervello per rendere la guida ancora più emozionante e godibile. Tramite la Nissan Intelligent Mobility, vogliamo traghettare le persone verso un mondo migliore, all'insegna di una maggiore autonomia, elettrificazione e connettività».

Questa svolta è il risultato di avanzate ricerche condotte da Nissan per applicare le tecnologie di decodifica dell'attività cerebrale alle azioni del conducente e individuare eventuali problematiche. In modalità automatica, l'intelligenza artificiale è anche in grado di rilevare e valutare il grado di confort del conducente per poi modificare, se necessario, la configurazione o lo stile di guida. Tra gli altri possibili impieghi - anticipati da Lucian Gheorghe, senior Innovation researcher del Centro di Ricerca Nissan in Giappone, nonché responsabile del progetto B2V - c'è l'adattamento dell'ambiente interno del veicolo. Ad esempio, questa nuova tecnologia potrà sfruttare la realtà aumentata per mettere a punto la visuale del conducente e creare un'atmosfera più rilassata. «Le potenziali applicazioni della tecnologia B2V sono incredibili - ha commentato Gheorghe -. Questa ricerca sarà un forte catalizzatore per l'innovazione dei veicoli Nissan nei prossimi anni».

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