lunedì 2 luglio 2018
Il sindaco De Blasio: «Il parco più iconico del mondo era un'autostrada: oggi ce ne siamo riappropriati mettendo al primo posto la salute di milioni di persone»
La Ford Mustang che ha attraversato per ultima Central Park prima del divieto

La Ford Mustang che ha attraversato per ultima Central Park prima del divieto

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Addio per le automobili a Central Park: una Ford Mustang Vintage ha guidato il "funerale" che nei giorni scorsi ha celebrato una rivoluzione per il grande polmone verde di Manhattan, ora chiuso al traffico automobilistico. Per festeggiare le autorità cittadine assieme al gruppo Transportation Alternatives hanno organizzato un biciclettata che ha seguito il transito della Mustang, al volante Paul Steely White, direttore dell'organizzazione che da anni si batte per un parco verde al 100%: «Ci abbiamo lavorato per anni raccogliendo firme e conquistando sostegni senza mai sapere con certezza che sarebbe arrivato questo giorno», ha detto scendendo dalla decappottabile protagonista dell'"ultimo viaggio". A celebrare anche il sindaco Bill de Blasio che aveva preannunciato la mossa in occasione dell'ultimo Earth Day: «Per oltre un secolo avevamo trasformato il parco più iconico del
mondo in una autostrada: oggi ce ne siamo riappropriati mettendo al primo posto la salute di milioni di persone che vengono a
Central Park».

La rivoluzione verde si applica alla parte del parco sotto la 72esima strada, mentre la porzione a nord era stata già chiusa
nel 2015. Restano aperte al traffico di auto e autobus solo quattro traverse est-ovest all'altezza della 66esima, 79esima, 86esima e 96esima strada. La chiusura rientra nel piano Vision Zero dell'amministrazione de Blasio per ridurre inquinamento e incidenti a pedoni e ciclisti. All'inizio dell'anno il comune aveva chiuso al traffico anche Prospect Park a Brooklyn. Con i suoi 25 milioni di visitatori all'anno, Central Park è stato il primo e oggi il più frequentato parco pubblico urbano degli Stati Uniti.

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