mercoledì 12 dicembre 2012
È bene mostrarsi rilassati e a proprio agio. Gesticolare eccessivamente, abbassare lo sguardo, toccarsi il viso o i capelli o sedersi in modo scomposto può evidenziare ansia e insicurezza.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Stringere saldamente la mano all’intervistatore, guardarlo in modo deciso negli occhi e sedersi in maniera composta: anche il linguaggio del corpo può far guadagnare punti durante un colloquio con un potenziale datore di lavoro. È quanto emerge dall’indagine condotta dalla società di ricerca di personale qualificato Robert Half su un campione di circa 100 direttori del personale italiani. Più del 70% dei responsabili ammette, infatti, di essere favorevolmente colpito dai candidati che mostrano di essere a proprio agio e sicuri di sé durante un colloquio, mentre soltanto il 28% non terrebbe conto di questo aspetto. Ma cosa colpisce in particolare i selezionatori? Il 94% valuta positivamente i candidati che mantengono il contatto visivo con la controparte, poiché determina attenzione e concentrazione, mentre l’80% presta attenzione alla postura dell’intervistato, in particolare, se siede compostamente ed evita di muoversi continuamente bruscamente.“Avere un curriculum completo e qualificato - spiega Carlo Caporale, associate director di Robert Half - un abbigliamento sobrio ed essere preparati può non essere sufficiente per ottenere un posto di lavoro, soprattutto in caso di numerose candidature, mentre è bene mostrarsi rilassati e a proprio agio. Infatti, gesticolare eccessivamente, abbassare lo sguardo, toccarsi il viso o i capelli o sedersi in modo scomposto può evidenziare ansia e insicurezza e convincere il datore di lavoro di non essere in grado di affrontare situazioni lavorative stressanti”.Ma come mostrarsi a proprio agio durante un colloquio? Robert Half offre alcuni consigli per non sbagliare, primo fra tutti: comportarsi in modo naturale e non troppo artefatto.
1 – Attenzione ai saluti. Il selezionatore presterà attenzione anche alla stretta di mano, è consigliabile che sia vigorosa e che la mano non sia sudata, inoltre, meglio attendere che sia l’interlocutore a porgere il braccio per primo.
2 – Linguaggio del corpo positivo. È bene muoversi lentamente, senza movimenti bruschi ed evitare di gesticolare troppo, segnale di ansia e agitazione, o di incrociare le braccia, segnale di chiusura e disagio. Inoltre, mai annuire eccessivamente, dando segno di impazienza di voler aggiungere qualcosa.
3 – Occhi attenti, sorriso amichevole. Mantenere il contatto visivo con l’interlocutore, indice di attenzione e concentrazione su ciò che si dice e si ascolta e mostrare un sorriso naturale, non tirato.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: