sabato 20 agosto 2016
Le banche sono custodi di veri e propri «tesori artistici» accumulati nei secoli. Il lavoro per valorizzarli e renderli fruibili.
 Nei caveau italiani milioni in tesori d'arte
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Le banche italiane sono custodi di veri e propri «tesori artistici», dal valore spesso inestimabile, testimonianza del ruolo di mecenate e preservatore  del patrimonio del territorio che molte di loro hanno giocato nella storia del Paese, fin dai tempi delle signorie rinascimentali. Ma anche dell’attenzione particolare che viene prestata alla tutela di questa ricchezza molto speciale, anche nei momenti di crisi.  Come ha ricordato in settimana il quotidiano francese Les Echos, una delle collezioni più ricche quella del Monte dei Paschi di Siena, che conta oltre 30mila pezzi tra libri antichi, mobili e quadri, alcuni dei quali risalgono al XV secolo, quando lo storico istituto toscano cominciò le sue attività. Molto ampia anche la collezione di Intesa SanPaolo, frutto della fusione di quelle portate in dote dai 250 istituti confluiti nel Gruppo. Per valorizzare i pezzi più pregiati del patrimonio, composto in totale da circa 20mila opere, la banca ha deciso di esporli al pubblico, in gallerie allestite in edifici storici di sua proprietà a Milano, Napoli e Vicenza.Anche Unicredit è attivamente impegnata nella valorizzazione del suo patrimonio di opere d’arte, che riunisce circa 60mila pezzi, tra cui diversi importanti  reperti archeologici, provenienti anche dalle collezioni delle sue filiali estere Bank Austria e HBV. Cosciente del grande valore di alcuni dei suoi pezzi, il Gruppo ha creato nel 2008 una commissione scientifica che gestisce collaborazioni con diversi importanti musei, per realizzare mostre o concordare prestiti.  Il patrimonio artistico degli istituti è poi valorizzato anche sul fronte digitale, attraverso il MuVir, il museo virtuale delle collezioni delle banche in Italia, ideato dall’Abi lo scorso anno. Oltre 300mila opere presenti, in gran parte mai esposte al pubblico, ciascuna consultabile in formato digitale e corredata da una scheda, a cui per le più importanti sono aggiunti approfondimenti storici e artistici.

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