venerdì 24 febbraio 2017
Firmato l'accordo tra Legacoop e Università degli studi di Roma “Tor Vergata” (nella foto). Al via master per formare i futuri manager
Nasce la Business School della cooperazione
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Contribuire all’avvio, allo sviluppo e al consolidamento del sistema delle imprese cooperative formando i futuri manager: è questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione firmato dal presidente di Legacoop Mauro Lusetti e dal rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Giuseppe Novelli. Il master si aggiunge all’offerta formativa che Legacoop mette a disposizione delle proprie associate e che svilupperanno politiche associative di promozione e diffusione della cultura cooperativa.

Grazie a questo accordo prenderà vita il Ceic – Centro di eccellenza per l’impresa cooperativa – che ha lo scopo di agevolare la collaborazione tra persone, imprese e sistema della formazione, per favorire processi di innovazione finalizzati alla competitività, nonché per stimolare la crescita di nuovi gruppi dirigenti e di nuove imprese a elevato contenuto innovativo.

L’accordo tra il Ceic e l’Ateneo prevede la collaborazione su quattro aree principali:

- Area studenti: sviluppare collaborazioni attraverso stage per neolaureati, tirocini per studenti dei corsi di laurea, supporto alla realizzazione di tesi di laurea, testimonianze di manager del mondo cooperativo ecc.
- Area formazione: formazione universitaria curriculare promuovendo un corso universitario dedicato alla governance e all’organizzazione dell’azienda cooperativa; formazione universitaria specialistica con master dedicati alla gestione dell’impresa cooperativa; business school della formazione con programmi di formazione executive in collaborazione anche con le altre università italiane e straniere
- Area Ricerca e documentazione: Per sviluppare la conoscenza del mondo cooperativo verranno studiati settori di particolare interesse, ricerca e approfondimento di specifiche tematiche gestionali e organizzative; si procederà all’elaborazione di modelli e strumenti per la gestione aziendale dell’impresa cooperativa; le attività di studio e ricerca saranno rese diffuse attraverso pubblicazioni periodiche e/o casi di studio.
- Area servizi: Prevede il co-working e co-development per la sperimentazione di progetti innovativi a disposizione di operatori, ricercatori, studenti di tutte le facoltà per verificare la fattibilità dei progetti; sostiene l’avvio di nuove imprese tramite tutoraggio, condivisione di tools gestionali e condivisione di servizi e attività; aiuto nell’individuazione ed elaborazione dei progetti offrendo attività di scouting di bandi, individuazione dei partner, elaborazione e assistenza nelle fasi di realizzazione dei progetti; crow-funding ossia tutte le attività dedicate alla raccolta e condivisione dei progetti comuni con potenziali finanziamenti cross-university o di pertinenza di altri sistemi di investimenti.


La nascita di questo nuovo polo di eccellenza esprime la volontà dell’Università romana di investire sempre più nella sua “Terza Missione” ovvero nella necessità di valorizzare le interazioni tra il mondo accademico e quello cooperativo per lo sviluppo di sinergie e la realizzazione di progetti utili ai cooperatori di oggi e di domani.

La Business School per i manager cooperatori del futuro vuole fornire ai capi del sistema cooperativo un mix di competenze “a due strati”: una forte base valoriale (tra cui la comprensione della storia e delle radici della cooperazione) e un set di competenze di base e specialistiche utili alla migliore comprensione del contesto organizzativo e di mercato.

«La firma dell’accordo di oggi tra l’Università di “Tor Vergata” e Legacoop – ha sottolineato il rettore dell'Ateneo r – segna l’avvio di una alleanza tra ‘Accademia’ e mondo cooperativo per il raggiungimento di un obiettivo unico: coniugare valori, competenze e professionalità, tramite lo sviluppo di attività congiunte e programmi di formazione manageriale in grado di rispondere alle sfide della società, per gestire le traiettorie di cambiamento del mercato e valorizzare persone, capacità, idee e progetti di innovazione, in coerenza con la funzione sociale della cooperazione».

«È un accordo molto importante, perché rende materia di studio i valori della cooperazione e ci permette di introdurre modelli organizzativi e gestionali che ci aspettiamo possano tradursi in buone pratiche, e quindi in vantaggi competitivi di medio e lungo periodo per le nostre cooperative. Insomma, la Business school per il nostro mondo sarà un eccellente volano per diffondere il nostro patrimonio e per continuare con forza nella strada dell'innovazione». Così Lusetti spiega l'importanza di un'intesa che coinvolge la formazione dei giovani, risorsa fondamentale per costruire le traiettorie future del mondo cooperativo e per realizzare processi e modelli innovativi. «Puntiamo sui talenti e sulle nuove generazioni - conclude - hanno idee, energie, determinazione e presentano profili e culture molto più orientati all’imprenditorialità “saggia” e a fare dell’impresa uno strumento di innovazione sostenibile».

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