venerdì 18 ottobre 2013
​Si tratta di uno degli strumenti più utilizzati dalle pmi in cerca di una metodologia di sviluppo efficace.
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Le aziende sono sempre più consapevoli di quanto i comportamenti delle persone siano determinanti in un’ottica di collaborazione e innovazione, tanto che negli ultimi anni il coaching è diventato uno degli strumenti più utilizzati dalle imprese di medie e grandi dimensioni in cerca di una metodologia di sviluppo efficace. Di recente, infatti, si è assistito a una crescita - sia in termini di volume di sessioni/clienti, che di tariffe – rispetto al ricorso a questo strumento, anche in nazioni, come l’Italia, storicamente meno attente ai temi della leadership.Per rispondere a queste esigenze, Gi Group ha lanciato il servizio di coaching affidato al proprio Competence Center, formato da professionisti di questa disciplina appartenenti alle diverse società del Gruppo, tra cui Asset Management (specializzata nella consulenza di direzione aziendale in ambito HR), e Intoo (leader in Italia nei servizi di continuità professionale)."Quale operatore di riferimento del mercato dei servizi per il lavoro - commenta Giancarlo Pozzoli, responsabile del Competence Center in Gi Group  Gi Group non poteva non rispondere alle attuali necessità delle imprese e fornire loro uno strumento adeguato sulla base di questo trend. Motivo per il quale è nato il Competence Center, dedicato ai manager delle organizzazioni che hanno a cuore le performance delle proprie risorse e vogliono valorizzarle al meglio sia a livello personale, che professionale, È, infatti, sempre più difficile per i dirigenti oggi, operare in contesti estremamente competitivi, trovare interlocutori con cui confrontarsi in maniera costruttiva, e fornire modelli comportamentali funzionali ad ogni specifica situazione; proprio per questo il ruolo del coach è prezioso e, spesso, addirittura indispensabile".Più nel concreto, infatti, il coaching mira a supportare le figure professional, manager ed executive ad affrontare e vincere le proprie sfide professionali, tramite la definizione di piani di azione focalizzati sul futuro; e ancora, il punto di forza di questa tecnica si manifesta nel potenziamento di comportamenti target oriented, nella massimizzazione della produttività e nella responsabilizzazione del coachee nei confronti dei propri traguardi. La proposta del Competence Center punta, inoltre, alla diversificazione e alla totale personalizzazione, innanzitutto, ponendo al centro della sua offerta la relazione tra il coach e il coachee che si basa sulla completa fiducia e rispetto alla quale il Gruppo ha deciso di affidarsi solo a professionisti certificati ICF.I coach del servizio vengono, così, selezionati all’interno di un network nazionale ed internazionale sulla base sia delle esperienze professionali passate che delle caratteristiche relazionali del coachee con cui dovranno lavorare.Ogni percorso di coaching prevede il rispetto di una metodologia rigorosa. In primo luogo il coach stringe un accordo con il proprio coachee nella piena condivisione di obiettivi comuni. Dopo una prima fase di esplorazione delle opportunità, le due figure definiscono un piano di azione, fino all’individuazione e rimozione di eventuali ostacoli. Passo conclusivo è l’assunzione del comportamento vincente che segna il compimento del percorso stabilito."Ulteriore garanzia rispetto alla validità del Competence Center – continua Pozzoli – è la collaborazione con una delle scuole leader del settore del coaching, la Milton Erickson  che ci aiuterà ad aprire le porte a quei dirigenti che, pur senza raggiungere la certificazione di coach, vogliano comunque approfondire e approcciare il tema del coaching".
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