sabato 25 maggio 2019
Si chiama "Equal care co-op" e partirà a Blackshaw Head, un piccolissimo paese della Calder valley, nello Yorkshire occidentale. Assistenti e badanti avranno una paga adeguata e saranno anche padroni
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"Equal care co-op", cooperativa etica online per assistenti e badanti, garantisce paghe adeguate e partecipazione dei dipendenti, cose difficili da trovare nella gig economy.

Emma Black, un passato come infermiera di malati mentali e tanta esperienza nel settore delle 'charities' britanniche, racconta che tutto è cominciato nella sua mansarda. E con due bambini piccoli e un marito che non guadagna molto non è facile portare avanti il progetto della "Equal care co-op"

«Ci credo profondamente. Penso che la nostra piattaforma, per il momento ancora in fase pilota, sia la risposta allo sfruttamento diffuso nella gig economy dove i dipendenti lavorano in condizioni di grande precarietà.

La nostra cooperativa online garantisce ad assistenti e badanti una paga adeguata e li mette anche in una posizione di controllo rendendoli i padroni della piattaforma e mettendoli in grado di decidere le loro condizioni di impiego. Non solo.

Anche gli assistiti partecipano alla gestione, magari offrendo tempo o altri servizi», spiega. Una proposta che fa eco ad 'Hermes', la seconda società di distribuzione di pacchi del Regno Unito, che ha deciso agli inizi di febbraio di garantire ai propri corrieri un salario minimo all’ora e vacanze pagate, la prima azienda a fare cosi nella gig economy.

«Badanti e assistenti saranno ricompensati con una moneta alternativa che si chiamerà 'Care coin', ovvero 'Moneta per l’assistenza'», continua Emma, «Grazie a una banca del tempo, gestita da un software, chiunque partecipa alla cooperativa avrà un proprio conto dove verranno addebitate le monete guadagnate e quelle spese. Chi aiuta una persona per un’ora, per esempio, intascherà una moneta 'Care coin', che potrà poi regalare a un altro partecipante al progetto o risparmiare per il futuro acquistando altri servizi messi a disposizione dalla piattaforma».

Nel mercato dei servizi sociali britannico, in questo momento, le agenzie fanno pagare agli assistiti 15 o 16 sterline all’ora e danno ai badanti un salario minimo di 7.83 sterline all’ora, 8,93 euro, tenendosi il resto per coprire i costi. Le condizioni che verranno offerte da 'Equal care co-op' saranno migliori perché gli assistiti pagheranno sempre la stessa cifra, circa 16 sterline all’ora, ma i badanti riceveranno il doppio, circa 14 sterline, dando soltanto 2 sterline alla piattaforma.

«Tra un mese faremo un’offerta pubblica di azioni per attrarre sovvenzioni ma si tratterà di una 'community share offer' ovvero di quote di partecipazione emesse per dare a chi è interessato la possibilità di sostenerci. Non di azioni collocate in Borsa per raccogliere capitale», spiega ancora l’infermiera.

Dalla mansarda Emma è uscita grazie a Kate Hammon, una sua amica che ha una lunga esperienza nel settore delle imprese sociali, che l’ha aiutata a proseguire il progetto ed è diventata un altro membro fondatore della 'Equal care co-op'.

«Abbiamo organizzato insieme una serie di seminari per attirare volontari e abbiamo anche costituito un comitato di quattro persone. Oltre a noi due anche Amber Wright e Fran Watson. Siamo affiancate da un gruppo di circa dieci consulenti e una ventina di volontari. Abbiamo ottenuto oltre 68.000 euro in sponsorizzazioni da fondazioni come la 'Paul Hamlyn' e la 'Rich Foundation' » aggiunge.

'Equal care co-op' è un progetto coraggioso, il primo di questo tipo nel mondo, se si fa eccezione per un’ iniziativa simile in Lituania. Verrà avviato a Blackshaw Head, un piccolissimo paese della Calder Valley, nello Yorkshire occidentale, nord d’Inghilterra.

«Per ora i potenziali assistiti sono soltanto una quindicina e i badanti otto perché siamo ancora in fase pilota. Partiremo ufficialmente nel 2020», conclude Emma. 'Equal care co-op' è una piattaforma online, per ora attiva in una fase pilota, che garantisce ad assistenti e badanti una paga adeguata mettendo il lavoratore in grado di decidere le loro condizioni di impiego.

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