martedì 26 settembre 2017
Analisi di Facile.it e Mutui.it: solo Svizzera, Francia e Germania hanno tassi più bassi. Inghilterra, Usa e Cina sono più care
Comprare casa in Italia si può, i mutui sono tra i più convenienti
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Per una volta una buona notizia: in Italia comprare casa è meno costoso che altrove perché i mutui hanno tassi tra i più convenienti. Facile.it e Mutui.it hanno voluto analizzare come lo stesso finanziamento per l'acquisto casa venga indicizzato in 14 nazioni diverse e i risultati per il nostro paese sono più che positivi. Per tutte le nazioni la simulazione è stata compiuta considerando un immobile di valore pari a 180.000 euro, una richiesta di mutuo di 120.000 euro e un piano di restituzione ventennale. In Italia questo finanziamento oggi è indicizzato con Taeg compresi fra 1,03% e 1,10% se a tasso variabile e fra 2,01% e 2,08% se a tasso fisso. Nel vecchio continente va meglio solo ai tedeschi e ai francesi (che per il tasso fisso si vedono applicare, rispettivamente Taeg all'1,70%e 1,87%) e, soprattutto, agli svizzeri; al di là delle Alpi chi decide di comprare casa col mutuo dovrà considerare un tasso dell'1,65% se sceglierà il tasso fisso e appena dello 0,65% se opterà per il variabile. Se in Spagna i tassi non sono troppo lontani da quelli italiani (fra 1,85% e 2,10% se fisso; fra 0,80% e 1,20% se a tasso variabile), va decisamente peggio a chi la casa vuole comprarla nel Regno Unito o in Grecia. In Gran Bretagna le banche applicano al momento indici del 4,20% a tasso fisso e al 3,30% se a tasso variabile; se si guarda ad Atene, invece, i tassi applicati per i mutuisalgono ancora, arrivando al 3,62% nel caso del variabile e al5,50% per un fisso.

"I tassi nell'area euro restano abbastanza allineati tra di loro visto che tutti i paesiutilizzano gli stessi indici di riferimento (Irs e Euribor) - spiega Ivano Cresto, responsabile business unit mutui di Facile.it - le variazioni del costo del denaro che notiamo suimutui sono quindi riconducibili a dinamiche competitive tra gli istituti di credito presenti in ciascuna nazione e al cosiddetto "rischio paese", un concetto simile a quello di spread usato per i titoli di stato", "Un discorso diverso vale invece per il Regno Unito, dove i mutui, non essendo denominati in Euro, hanno dinamiche slegate da quelle del resto di Europa".

L'analisi di Mutui.it e Facile.it ha verificato quali siano le condizioni applicate ai finanziamenti anche in molte altreparti del mondo. Se a Singapore la situazione è tutto sommato positiva con tassi dell'1,45% per il mutuo fisso e dell'1,28% per il variabile, in quasi tutte le altre nazioni consideratele percentuali applicate sono alle soglie del proibitivo. Negli Stati Uniti chi compra con un mutuo a tasso fisso ottiene Taeg quasi doppio rispetto a quello italiano, convalori compresi fra 3,38% e 3,96%. In Australia la situazione non è troppo dissimile e le banche concedono finanziamenti con Taeg al 4,25% per il tasso fisso e fra 3,66% e 3,74% per quello variabile. Spostandoci in Cina si vede come anche questa volta i tassi applicati siano doppi per mutui indicizzati con tasso variabile (2% la media rilevata da Facile.it e Mutui.it) e più che doppi per quelli con tasso fisso (4,90%).

In alcune aree del mondo si arriva addirittura alla doppia cifra; in Russia chi sottoscrive un mutuo a tasso fisso ha un indice del 12,50%, comunque ancora poco se si considera che in Uganda il variabile arriva al 20% e in Nigeria il fisso addirittura al 23%. «Tassi di interesse così elevati denotano un’economia in forte evoluzione con inflazione, e crescita potenziale, tipica dei paesi in via di sviluppo e delle economie non ancora mature», spiega Cresto.

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