giovedì 31 luglio 2014
​Dopo due anni di chiusura della collezione di Arese, la notizia è confermata anche dal Ministero dei Beni Culturali. A Milano intanto il Museo della Scienza espone tre esemplari unici di auto d'epoca perfettamente restaurati
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Il Museo Alfa Romeo di Arese quasi certamente riaprirà al pubblico in occasione dell'Expo che si terrà a Milano nel 2015. Dopo oltre due anni di immobilità, dovuta all'attesa per il ricorso della Fiat contro il vincolo posto dal ministero dei Beni Culturali sulle vetture e gli edifici che le ospitano, si stanno registrando interessanti sviluppi sul destino della collezione. Lo riporta il sito web di Quattroruote, precisando che in favore della riapertura si sono espresse più parti: la Regione Lombardia, che già a fine maggio aveva presentato un'interrogazione sul futuro della raccolta; la Soprintendenza dei Beni Culturali, preoccupata di rendere di nuovo fruibile al pubblico quel patrimonio storico straordinario; gli enti locali, con il Comune di Arese in testa, disposti a favorire la riapertura in occasione dell'avvio dei cantieri che stanno trasformando l'area ex Alfa Romeo. Sul sito dello stabilimento, ora di proprietà della società Tea che fa capo a Marco Brunelli, da mesi le ruspe lavorano alla costruzione di un centro commerciale, un polo per la ricerca, un parcheggio per i visitatori dell'Expo e alla ristrutturazione dell'ex pista di prova.
 
Anche il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, rispondendo a una richiesta del sindaco di Arese, ha confermato in queste ore di «confidare che l’obiettivo sarà raggiunto nei tempi voluti». La lettera, del ministro, è stata inviata per conoscenza anche all’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, e alla direzione dei Beni Culturali della Lombardia.
 
Da pochi giorni a Milano intanto il Museo della scienza e della tecnica dedica una mostra permanente alle "Auto su misura". In mostra tre pezzi unici che da anni fanno parte della collezione del museo. Spicca senza dubbio la DaMolNar Bisiluro del 1955, progettata in un unico esemplare per correre (con scarsa fortuna) la 24 Ore di Le Mans del 1955. Era dotato di un motore 4 cilindri derivato da quello usato dalle Moto Guzzi nei primi Anni 50 e aveva uno schema innovativo, dove due carlinghe distinte ospitavano motore e trasmissione (a sinistra), serbatoio e pilota (a destra). 
 
Dopo un restauro durato due anni torna in tutto il suo splendore anche l’Alfa Romeno 8C 2300 carrozzata da Ugo Zagato nel 1932 e realizzato in un unico esemplare. Questa spider - un’autentica fuoriserie per l’epoca, se si pensa che il solo telaio costava 91mila lire al netto della carrozeria - si caratterizza per l’allestimento lussuoso abbinato a un telaio corto (adatto anche alle gare su pista) e a una gommatura sportiva Pirelli “Stella bianca”.
 
La terza chicca dell’esposizione è una vettura immatricolata nel 1903, una Bianchi 8HP prodotta dall’omonima casa nota per la fabbricazione di biciclette. Per la carrozzeria (che ricorda da vicino le carrozze trainate da cavalli, allora mezzo di trasporto principale sulle strade italiane) di questa monocilindrica da 942 cmc cn motore De Dion Buton sono stati impiegati legni pregiati e fogli d’alluminio.
 
La mostra in via San Vittore 21 a Milano è aperta da martedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato e festivi dalle 10 alle 19. Dal 22 settembre l’orario sarà 9.30-17 (da martedì a venerdì) e 9.30-18.30 (sabato e festivi).
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