lunedì 7 settembre 2009
Nel 2010 l'economia italiana registrerà una crescita, sebbene di solo 0,1%, mentre il deficit è atteso al 4,8% del Pil e il debito intorno al 116% del Prodotto interno lordo. Quest'anno si chiuderà, invece, con una contrazione del Pil di 4,4% a fronte di un deficit del 4,5% del prodotto e un debito a 113%.
Sono queste le previsioni più recenti dell'agenzia di stampa Moody's che, a fine agosto, nella sua Credit opinion sulla penisola, ha confermato i rating Aa2 e P-1, con outlook stabile.
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Nel 2010 l'economia italiana registrerà una crescita, sebbene di solo 0,1%, mentre il deficit è atteso al 4,8% del Pil e il debito intorno al 116% del Prodotto interno lordo. Quest'anno si chiuderà, invece, con una contrazione del Pil di 4,4% a fronte di un deficit del 4,5% del prodotto e un debito a 113%.Sono queste le previsioni più recenti dell'agenzia di stampa Moody's che, a fine agosto, nella sua Credit opinion sulla penisola, ha confermato i rating Aa2 e P-1, con outlook stabile.Ad aprile l'agenzia di rating si attendeva una contrazione dell'economia italiana del 3,5% quest'anno e una nuova flessione di 0,5% l'anno prossimo e deficit a 4,4% e 3,8% rispettivamente."Il fattore principale che pone vincoli sul rating dell'Italia è la sostenibilità del debito pubblico, dati il suo volume e i limiti che pone sui margini di manovra fiscale e la relativa mancanza di dinamismo dell'economia, visti i problemi strutturali come il calo della popolazione e il suo invecchiamento", si legge nella Credit opinion di Moody's datata 28 agosto e diffusa solo oggi alla stampa.Moody's nota che "il saldo primario dovrebbe ridursi intorno allo zero nel 2009 e nel 2010 a causa della perdita di gettito e di spesa pubblica extra". Questo significa che il saldo primario non potrà controbilanciare una spesa per interessi sul debito attorno al 5% del Pil e la contrazione del Pil, con il conseguente aumento del deficit.Tuttavia, un settore privato relativamente meno indebitato e un comparto bancario meno esposto rispetto ad altri paesi riducono il bisogno di deleveraging dell'Italia, dice l'agenzia.Moody's sollecita nuovamente l'Italia a migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione e riformare la spesa pubblica, ma vede "un importante potenziale di risparmio" nell'attuazione del federalismo fiscale.
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