sabato 18 agosto 2012
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​Italia e Svizzera confermano l’impegno congiunto nella lotta all’evasione e si attendono per l’autunno proposte concrete da parte del gruppo di lavoro bilaterale impegnato sulle questioni finanziarie e fiscali che vedono coinvolti i due Paesi. La conferma arriva da Palazzo Chigi, al termine di un incontro il presidente del Consiglio, Mario Monti, e la presidente della Confederazione svizzera e ministro delle Finanze, Eveline Widmer-Schlumpf. L’incontro è avvenuto nel corso del soggiorno del premier italiano a Silvaplana, in Svizzera. I due premier hanno «concentrato l’attenzione sull’obiettivo, prioritario per entrambi i governi, della lotta all’evasione fiscale» e «hanno preso in considerazione i lavori in corso e i progressi registrati nel gruppo di lavoro bilaterale sulle questioni finanziarie e fiscali, istituito in maggio dai due ministeri delle Finanze». Dopo il vertice di Roma dello scorso 12 giugno i due capi di governo hanno confermato la grande importanza che entrambi annettono ad uno «spedito avanzamento» nell’identificazione delle questioni aperte, al fine di affrontarle in modo costruttivo.Sempre nella giornata di ieri la Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati svizzero aveva dato l’ok al Consiglio federale per procedere a negoziati con Stati Uniti e Italia sul contenzioso fiscale. La commissione condivide le linee generali del negoziato. Con Washington il Consiglio federale deve negoziare un accordo-quadro. Nei negoziati con gli Usa è in ballo l’applicazione della nuova legge fiscale americana Fatca (Foreign Account Tax Compliance Act). Con l’Italia invece si intende negoziare un accordo fiscale sul modello di quello firmato con la Germania. Svizzera e Italia vogliono anche discutere sulla problematica dei frontalieri. Altri temi sono le liste nere che l’Italia annovera da 20 anni e con le quali intende proteggere i propri mercati.Stretta in vista anche sul fronte Berna–Berlino, ma non mancano le opposizioni. Il ministro tedesco degli Esteri Guido Westerwelle ha esortato i land della Germania a ratificare l’accordo fiscale con la Svizzera, invece di acquistare dati rubati sugli evasori fiscali rifugiati nelle banche elvetiche. L’accordo è sostenuto dal governo conservatore tedesco di Angela Merkel, ma diversi stati controllati dai Socialdemocratici e i Verdi sono contrari e pronti a bloccarne la ratifica al Bundesrat, la Camera alta.
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