giovedì 24 gennaio 2013
La cancelliera punta il dito contro i rischi legati all'elevato tasso di disoccupazione. Il premier uscente: ​«Non ha firmato accordo che gli altri avevano firmato». Il sindacato di Corso d'Italia chiede il rispetto della Carta sociale europea che sancisce il diritto al lavoro e alla rappresentanza sindacale.
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"L'Europa deve vigilare affinchè la situazione politica non si deteriori al punto da creare nuova instabilità". Il monito è stato lanciato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel nel suo intervento al World Economic Forum di Davos, puntando il dito contro i rischi legati all'elevato tasso di disoccupazione in molti Paesi dell'Unione europea.

"In questa situazione dovrebbero essere varati nuovi strumenti per cercare di ridurre il numero di disoccupati, aspettando che le riforme strutturali decise diano i loro risultati" ha detto la cancelliera invitando ad "attuare misure strutturali oggi per vivere meglio domani". Nel suo intervento la Merkel ha rilanciato l'invito a riforme economiche che aumentino la competitività delle economie europee. "La competitività e l'innovazione sono il punto centrale per il nostro futuro. Solo così potremo mantenere il benessere e continuare a crescere", ha detto la cancelliera. Tuttavia, la Merkel ha ammonito contro il peso di un costo del lavoro che in Germania è molto più elevato che in altri Paesi, con un impatto sulle esportazioni, spina dorsale dell'economia tedesca. Ricordando che uno dei "fattori chiave della competitività è libero commercio", la cancelliera ha anche invitato a "fare tutto il possibile per eliminare le tendenze protezionistiche".

MONTI: LA CGIL FRENA LA RIFORMA DEL LAVOROLa riforma del lavoro che abbiamo varato "non è andata avanti abbastanza" e questo "è colpa di un sindacato che ha resistito decisamente al cambiamento e non ha firmato accordo che gli altri avevano firmato". Lo ha detto il premier Mario Monti, in un dibattito a Davos, in riferimento implicito alla Cgil: "Va cambiata questa cultura". Uno dei nodi delle elezioni è "quale configurazione politica è più in linea con la necessità di continuare le riforme strutturali". Lo ha detto il premier Mario Monti parlando a Davos delle elezioni, dopo aver elencato le molte riforme fatte nell'ultimo anno. "Naturalmente bisogna continuare", ha detto Monti."Oggi l'atmosfera verso l'Italia è cambiata e non ho solo sentito la vostra gentilezza, ma anche rispetto e fiducia nella stabilità. Vedo concreto interesse per investimenti nel paese". Lo ha detto il premier Mario Monti parlando al World Economic Forum di Davos.Il presidente del Consiglio, facendo riferimento al recente passato dell'Italia, ha detto: "No all'illusione che quando il mondo cambia si può rimanere fermi". "Vi spiego perché sono fiducioso sul futuro dell'Italia", ha aggiunto: "L'Italia è un paese molto diverso da un anno fa". ''La riduzione del debito non si può più fare attraverso le tasse''. ''Il momento più difficile per me è quando sono andato al funerale di una ragazza di 14 anni che è stata vittima di una esplosione la cui natura non è ancora chiara. È stata una terribile emozione. E poi il terremoto dell'Emilia Romagna".L'Italia ha ora una legge contro la corruzione ''che vorrei veder rafforzata in futuro''. La mia è una ''agenda ambiziosa'', ha riconosciuto Mario Monti nel suo intervento a Davos. Ma tutti, ha aggiunto, abbiamo una ''responsabilità' sociale'' e ho deciso di presentarmi alle elezioni perché ''lo devo agli italiani'' e in particolare a quelli ''più' fragili'', quelli che hanno pagato il prezzo più alto e ''intollerabile'' della disoccupazione, soprattutto giovani, e della privazione. Cittadini, ha proseguito Monti, che sono ''vittime di governi che spesso non sono stati abbastanza forti contro l'evasione fiscale, la corruzione, gli interessi particolari, le manipolazioni del mercato finanziario''. ''Vittime di politici che - ha sottolineato parlando in inglese - spesso si sono impegnati in promesse elettorali senza considerare se fossero o meno realizzabili'' e così facendo ''hanno spesso aggravato la crisi perché', troppo concentrati sulle elezioni nazionali'' non hanno considerato l'urgenza delle riforme ed hanno al contrario ''alimentato il nazionalismo e il populismo''Presentarsi alle elezioni è stata una decisione ''contro la mia natura'', ma ''probabilmente anche contro il mio interesse personale''. Mario Monti, spiega con queste parole alla prestigiosa platea di Davos la sua decisione di 'salire' in politica. ''L'Italia - dice - non guarderà indietro''. e la sua speranza è che le ''forze più dinamiche della società sostengano un programma di riforme''.''Per ogni Paese le riforme sono un processo che non finisce, anche per la Germania come dimostra l'azione della Merkel''.

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