lunedì 26 marzo 2018
Debutta la terza generazione, bella da vedere e da guidare. Il massimo nel segmento, a partire dal superfluo
Nuova CLS, ritorna la berlina-coupé di Mercedes
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La guardi e pensi: è una berlina 4 porte tradizionale oppure una coupè con 4 porte? Il dilemma con Mercedes CLS si è posto subito, da quando fu presentata la prima versione della coupè sportiva a 4 porte, poi le discussioni sono proseguite fra gli accademici, dimenticandosi che questo stile ha un suo perché anche se non convince tutti. In ogni caso siamo giunti alla terza generazione di CLS e rispetto al passato si sa che non ci sarà più la versione Shooting Brake, ovvero la station coupè che a vederla, appunto, ti venivano dei dubbi su cosa fosse.

Il massimo nel segmento, a partire dal superfluo
A parte i gusti personali, che variano da soggetto a soggetto, con l'ultima versione di Mercedes CLS si può dire che si sia raggiunto il massimo possibile. C'è tutto e anche il superfluo, come ad esempio le lucine sulle bocchette d'aria che cambiano colore a seconda della temperatura. Mai più senza, si potrebbe dire. Vedi che le lucette passano dal blu al rosso a seconda di come cambia la temperatura. Uno lo capisce già da solo, ma il colore ti aiuta a definire una sensazione, quindi percezione e visione messe insieme. Ma è anche vero che è il segno dell'attenzione al particolare che viene estremizzato in ogni sua parte.

Attenzione all'ambiente col tocco green che fa da turbo
A dare un tocco green a questa ultima serie, c'è una versione Mild Hybrid per la motorizzazione tre litri benzina da 367 cavalli che ha un "boost" di potenza elettrica supplementare di 22 cavalli, con un aumento della coppia. In parole povere, quando ci dai dentro, la scarica dei cavalli elettrici si abbina a quelli del propulsore tradizionale, dando di fatto una bella botta in accelerazione. Fa tanto bottone magico delle monoposto di F.1, quando dai di gas senti la cavalleria rusticana che si scatena. Da paura e da libidine quando arriva la botta nella schiena. Il resto è normale amministrazione. Ad alto livello, si intende.

Cambio automatico al top ben riuscito
Ottimo il cambio automatico, la tenuta di strada è di altissimo livello, ì sedili contenitivi ti fanno sentire strano, perché in curva si gonfia lo schienale dal lato in cui sterzi, per cui fra una curva a destra e una a sinistra senti sui lombi una pressione alternata che pare di avere una massaggiatrice nascosta dietro lo schienale. Da farci l'abitudine, perché non tutti gradiscono, infatti a livello di assetto sport sarebbe meglio un bel sedile contenitivo come si deve, di quelli stretti che tolgono il fiato ma ti incollano alla vettura come se fosse una seconda pelle, ma qua siamo di fronte a una macchina stradale con il plus rappresentato da tanti piccoli particolari. Massaggio compreso.

Il Diesel va ancora forte e diverte più dei benzina
Motori: i diesel la fanno ancora da padrone, con due versioni da 286 e 340 cavali per la 350D 4matic e la 400D 4matic. I prezzi partono da 69.991 euro (sono tedeschi, precisi quando vogliono...) e si arriva alle stelle degli oltre 143 mila euro per una 63 AMG, vera libidine a 4 ruote, con oltre 510 cavalli e pertanto riservata agli eletti di portafoglio e di capacità di guida. A una vettura così non si può chiedere più niente. Ha tutto e di più, il pelo nell'uovo trovatelo voi. Ma non sarà facile.

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