mercoledì 6 aprile 2016
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Per l’annuncio si dovrà aspettare qualche giorno, ma i termini dell’accordo tra Mediaset e Vivendi per la cessione di Premium sembrano ormai sostanzialmente definiti. Mentre in Francia qualche analista solleva dubbi sul valore strategico dell’operazione per il gruppo guidato da Vincent Bolloré, già in difficoltà con la sua pay tv, Canal+, in perdita da quattro esercizi. Secondo le anticipazioni della stampa transalpina, Vivendi cederà a Mediaset il 3,5% del suo capitale, in cambio di una quota equivalente nel capitale di Mediaset e dell’89% di Mediaset Premium in mano alla società della famiglia Berlusconi. In concomitanza, al gruppo francese sarà anche garantita l’acquisizione del restante 11% dell’azienda di Pay tv, oggi in mano agli spagnoli di Telefonica. Visti gli attuali valori di Borsa delle due società, l’intesa valorizza Mediaset Premium intorno a 900 milioni di euro, cifra leggermente inferiore a quella circolata nelle scorse settimane ma che dovrebbe comunque essere soddisfacente per l’azienda milanese. A sancire il patto, rivelano fonti finanziarie, dovrebbe inoltre arrivare l’ingresso di Pier Silvio Berlusconi nel cda di Vivendi in rappresentanza del gruppo Mediaset, che a sua volta integrerà un consigliere della società francese nel suo board. Oltralpe, però, c’è già chi solleva dubbi sull’operazione, e più in generale sulla strategia di Vivendi nel segmento delle pay tv. Nel frattempo, Vivendi ha annunciato il lancio di una nuova offerta di serie televisive per smartphone e tablet, battezzata Studio +, che sarà disponibile da settembre.
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