mercoledì 8 settembre 2010
Il presidente di Confindustria ha dichiarato che Federmeccanica e tutti i sindacati «tranne la Fiom» hanno firmato un nuovo contratto dei metalmeccanici a ottobre 2009. «Esiste già un nuovo contratto che sta decorrendo da nove mesi».
- Federmeccanica, disdetta contratto dal 2012
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La disdetta del contratto dei metalmeccanici, annunciata ieri da Federmeccanica, «è semplicemente un atto di chiarezza». Lo ha affermato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, oggi a Milano a margine dell'inaugurazione del Salone del Tessile. «Federmeccanica e tutti i sindacati tranne la Fiom - spiega - hanno firmato un nuovo contratto dei metalmeccanici a ottobre 2009, con decorrenza da gennaio 2010. Quindi per noi e per gli altri sindacati esiste già un nuovo contratto che sta decorrendo da nove mesi. Non è che i lavoratori non hanno un contratto, il contratto ce l'hanno e stiamo pagando gli aumenti a due milioni di lavoratori metalmeccanici»Il Governo «deve superare le beghe interne e agire per il bene del Paese», ha poi aggiunto Emma Marcegaglia tornata oggi a ribadire la propria contrarietà a eventuali elezioni anticipate. «Abbiamo già detto che secondo noi non si deve andare a votare - ha detto - questo Governo ha avuto per tre volte il voto della maggioranza degli italiani, nel 2008, 2009 e 2010. Non è accettabile che per motivi di leadership e di attacchi personali non si governi. Il Governo si prenda le sue responsabilità e vada avanti a governare».Confindustria ha poi fatto una richiesta formale perchè il Governo convochi un nuovo consiglio dei Ministri «entro pochi giorni» per nominare il ministro dello Sviluppo economico. «Abbiamo chiesto la nomina del ministro e continuiamo a chiederla - ha detto - c'è la promessa di farlo in pochi giorni, ieri in consiglio dei Ministri non è stato fatto. A questo punto noi facciamo un'altra richiesta formale, che entro pochi giorni si faccia un consiglio dei Ministri e si nomini un ministro dello Sviluppo economico. In un momento come questo ne abbiamo bisogno, è fondamentale che il ministro venga nominato e che tutto il Governo decida di occuparsi di crescita e di posti di lavoro. Non vediamo sufficiente attenzione e concentrazione su questo tema».
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