sabato 24 ottobre 2009
Il presidente di Confindustria comunque ottimista. Sull'Irap: «Dalle parole ai fatti, iniziando con le tasse sul lavoro»
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«Pensiamo che la situazione sia complessa e difficile, ma non vediamo panico, non vediamo catastrofi». Lo ha voluto sottolineare il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, all'XI Forum della PiccolaIndustria in merito alla crisi economica. Riferendosi a notizie circolate ieri, Marcegaglia ha puntualizzato che «la stima ufficiale del Centro studi di Confindustria è che non perderemo 4 milioni di posti di lavoro come ha detto la Cgil vedendo i dati di Morandini, ma stimiamo che si perdano 700 mila posti». Parlando poi della stima di un milione di imprese che soffrono, presentata ieri dal presidente della Piccola Industria, Giuseppe Morandini, Marcegaglia ha affermato: «È una stima di aziende in difficoltà, che hanno difficoltà nel credito e negli ordini ma noi non vediamo panico nè catastrofi».Poi Marcegaglia ha parlato della proposta di riduzione fino all'abolizione dell'Irap. «Giovedì c'è stato l'annuncio di Berlusconi sul taglio dell'Irap. Diciamo a Berlusconi e Tremonti: ora passate ai fatti. Ascoltate la Lega, che ha detto di cominciare rendendo deducibili dall'Irap gli oneri finanziari e il costo del lavoro. Pensiamo anche che vadano tolte un po' di tasse sul lavoro, perché i lavoratori sono quelli che, insieme alle imprese, stanno soffrendo di più. Facciano le riforme e taglino la spesa pubblica improduttiva che sta diventando veramente inaccettabile in un momento di crisi come questo. L'Irap è una tassa odiosa anche per questo, perché incide sul costo del lavoro e fa pagare le tasse anche alle aziende in perdita».
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