venerdì 15 dicembre 2017
I datori italiani segnalano piani di assunzione generalmente modesti. Solo le grandi aziende hanno una previsione pari a +16%
Mercato del lavoro, avvio lento agli inizi del 2018
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Il mercato del lavoro avrà un avvio lento nel primo trimestre del 2018. È quanto emerge dall’ultimo Meos (Manpower Group Employment Outlook Survey) l’indagine trimestrale sull’occupazione di Manpower Group, operatore mondiale nelle soluzioni strategiche innovative per la gestione delle risorse umane. I datori di lavoro italiani, infatti, segnalano piani di assunzioni generalmente modesti per i primi tre
mesi del nuovo anno. Il sondaggio sull’occupazione di Manpower Group rivela che solo il 6% dei
datori di lavoro prevede un aumento del personale mentre il 7% prevede una riduzione e l'84% non
prevede alcun cambiamento.
Adeguando i dati alle variazioni stagionali, la previsione si attesta
quindi sullo 0%. Le intenzioni di assunzione sono tre punti percentuali più deboli rispetto al trimestre
precedente ma rimangono relativamente stabili rispetto al primo trimestre 2017.

«I dati che emergono dal nostro sondaggio mostrano nel primo trimestre del 2018 non sono prevedibili sostanziali cambiamenti migliorativi nell’andamento delle assunzioni - afferma Stefano Scabbio, presidente Area Mediterranea, Nord ed Est Europa di Manpower Group -. I datori di lavoro assumono personale solo quando necessario, per essere più agili nel breve periodo e riuscire ad adattare costantemente i livelli di forza lavoro per poter soddisfare le diverse necessità. In Italia, ma anche in molti altri Paesi esaminati in tutto il mondo, ad un clima economico instabile corrisponde l’instabilità del mercato del lavoro».

I datori di lavoro del Nord Est Italia prevedono un moderato aumento dell'organico nei prossimi tre mesi, riportando una previsione netta sull’occupazione di +6%. Tuttavia, le assunzioni dovrebbero diminuire nel Sud/Isole, dove il dato si attesta al -6%. I datori di lavoro del Centro Italia prevedono un andamento occupazionale incerto, riportando un dato di previsione di -1%, mentre nel Nord-Ovest si prevede un andamento occupazionale piatto, con una previsione pari a 0%. Si prevede che il numero dei dipendenti calerà in sei dei dieci settori industriali durante il primo trimestre 2018.

I datori di lavoro del settore minerario ed estrattivo prevedono l’andamento del mercato del lavoro più debole, con una previsione netta sull’occupazione pari al -5%. La previsione per il settore dell'elettricità, del gas e dell'acqua si attesta al -4%, mentre i datori di lavoro sia del settore manifatturiero che di quello pubblico e sociale riportano previsioni pari a -3%. Tuttavia, si prevede una crescita degli organici in quattro settori, in particolare nei settori dell’agricoltura, della caccia, della silvicoltura e della pesca e nel settore delle costruzioni, con previsioni pari a +7%. Per il primo trimestre del 2018, i datori di lavoro di tre delle quattro categorie relative alle dimensioni delle aziende prevedono un aumento del numero dei lavoratori. Le grandi aziende (250 o più dipendenti) segnalano piani di assunzione con una previsione netta sull’occupazione pari a +16%, mentre è prevista una crescita modesta degli organici delle aziende medie (50-249 dipendenti) pari al 5% e piccole (10-49 dipendenti) al 3%. Tuttavia, i datori di lavoro delle microaziende (meno di 10 dipendenti) segnalano una previsione incerta con un dato del -1%.

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