giovedì 12 dicembre 2019
La previsione netta secondo i datori di lavoro è del +1%. Il settore Pubblico e Sociale è quello che cresce di più. Il mercato del lavoro più forte è nel Nord-Ovest
Occupazione ferma nel primo trimestre 2020
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I risultati del Meos (Manpower Employment Outlook Survey), relativi alle previsioni occupazionali per il primo trimestre 2020 prefigurano ancora un trimestre sostanzialmente fermo in termini di occupazione. Infatti, sebbene il 6% dei datori di lavoro preveda un incremento delle assunzioni a fronte di un analogo 6% che prevede una diminuzione, il dato che prevale è l’86% delle imprese che non intravede alcun cambiamento; ciò si traduce, quindi, in un saldo nella Previsione Netta sull’Occupazione pari allo 0%, che diventa +1% al netto delle variazioni stagionali. In ottica storica, poi, il trend continua a essere negativo: le previsioni di assunzione diminuiscono di 3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 2 punti percentuali rispetto all’anno scorso.

«Le previsioni del Meos per il primo trimestre 2020 sono in linea con i trend attuali. Nel corso del 2019 abbiamo assistito ad un lieve incremento nei vari settori e nelle differenti regioni; questo riflette una nuova propensione da parte dei datori di lavoro nell’implementazione di nuove strategie innovative per rafforzare il tessuto della propria comunità aziendale - afferma Riccardo Barberis, ceo di ManpowerGroup Italia - poiché la domanda di talenti in Italia aumenta, i datori di lavoro devono massimizzare efficacemente le loro strategie aziendali per attrarre le migliori risorse. Considerato che, solo cinque anni fa, molte delle posizioni di cui abbiamo bisogno oggi non esistevano ancora, investire nelle nuove competenze è sicuramente un elemento chiave per aumentare la crescita della produttività in Italia».

Confronti regionali
Per il prossimo trimestre i datori di lavoro di tre delle quattro regioni prevedono un aumento del numero di lavoratori. I dati più positivi provengono dal Nord-Ovest, con una prospettiva di crescita dell'occupazione netta al +6%, seguito dal Nord-Est, con un + 5%. Si prevedono modesti aumenti occupazionali anche nell'Italia centrale (+1%), mentre nel Sud e Isole è prevista una consistente flessione del mercato delle assunzioni pari al -11%.

Confronti settoriali
I datori di lavoro prevedono, per il prossimo trimestre, un incremento delle assunzioni in quattro settori industriali su dieci: significativi il settore pubblico e nel sociale, con una crescita dell’occupazione netta del 6%, e il settore dell’hotellerie e della ristorazione (+ 2%). Dall’altra parte, i datori di lavoro nei restanti sei settori prevedono un taglio occupazionale: dal settore agricolo, caccia, pesca e silvicoltura, al settore dei trasporti e alle comunicazioni, la Previsione Netta sull'Occupazione attesta un decremento del 3%. In calo del 2% anche il settore finanziario, assicurativo, immobiliare & dei servizi e il settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio.

Confronto tra dimensioni aziendali
Per quanto riguarda le dimensioni aziendali, i datori di lavoro delle quattro categorie analizzate si aspettano un incremento nel prossimo trimestre. I datori di lavoro delle grandi aziende (oltre 250 dipendenti) dichiarano solide intenzioni di assunzione con una previsione di crescita netta del 18%; si prevede una crescita occupazionale rilevante (+12%) anche per le medie imprese (50-249 dipendenti), mentre le piccole imprese (10-49 dipendenti) e le micro imprese (meno di 10 dipendenti) prefigurano un modesto incremento dell’1%.

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