martedì 8 marzo 2016
Solo il 6% degli intervistati ha in programma un incremento del numero dei dipendenti, mentre l’87% dichiara di non voler apportare alcuna variazione al proprio organico.
Assunzioni stabili nel II trimestre 2016
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Cautela. Questo l'atteggiamento che, secondo i risultati dell’indagine trimestrale di Manpower Group Meos (Manpower Employment Outlook Survey), i datori di lavoro italiani riferiscono a proposito delle intenzioni di assunzione nel secondo trimestre 2016. Solo il 6% degli intervistati ha in programma un incremento del numero dei dipendenti, mentre l’87% dichiara di non voler apportare alcuna variazione al proprio organico. Le prospettive di assunzione restano, quindi, relativamente stabili rispetto al trimestre precedente (che segnava un indice di +1%), mentre migliorano di 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno.“Un miglioramento di 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno indica un aumento di fiducia dei datori di lavoro italiani. Tuttavia, analizzando i risultati della nostra indagine, la cautela è d'obbligo", ha commentato Stefano Scabbio, presidente Area Mediterranea ed Europa Orientale ManpowerGroup."Il primo passo - ha sottolineato - è avere piena consapevolezza del cambiamento al quale stiamo assistendo: le aziende devono trovare modi nuovi di sviluppare o far apprendere competenze ai propri dipendenti, che, come quelle digitali ad esempio, siano rispondenti e aggiornate rispetto alle esigenze del contesto lavorativo odierno. In questo modo, anche la capacità competitiva dell’azienda sul mercato ne sarà rafforzata. Un’importanza sempre maggiore acquisteranno in questo scenario di continua evoluzione le soft skills, che faranno davvero la differenza in un mondo in cui molte mansioni e molti ruoli verranno sostituiti da robot”.I datori di lavoro di due regioni su quattro - Nord-Est e Sud/Isole - prevedono un leggero aumento del proprio organico nel periodo aprile-giugno, segnalando una previsione netta sull’occupazione pari a +2%. Tuttavia, i datori di lavoro segnalano piani di assunzione incerti sia nel Centro Italia che nel Nord-Ovest, dove le previsioni si attestano a -1%. Rispetto al trimestre scorso, le prospettive di assunzione peggiorano in tre regioni su quattro. I datori di lavoro del Centro Italia riferiscono un calo di 4 punti percentuali, mentre le previsioni sono negative di 2 punti percentuali sia nel Nord-Est che nel Nord-Ovest.I datori di lavoro del Sud/Isole dichiarano un modesto miglioramento di 8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Rispetto al secondo trimestre del 2015, le intenzioni di assunzione migliorano in tutte e quattro le regioni. L’aumento più significativo, di 10 punti percentuali, è segnalato nel Sud/Isole. Le previsioni sono inoltre più forti di 8 e 7 punti percentuali nel Nord-Ovest e in Italia centrale, rispettivamente, mentre i datori di lavoro nel Nord-Est riferiscono un miglioramento di 2 punti percentuali.Si prevede che nel prossimo trimestre il numero dei dipendenti crescerà in quattro dei 10 settori industriali. I mercati del lavoro più forti saranno quelli del settore commercio all’ingrosso e al dettaglio e ristoranti e alberghi, dove i datori di lavoro riportano previsioni nette sull’occupazione pari a +8% e +7%, rispettivamente. Le previsioni ottimistiche da parte dei datori di lavoro del segmento retail sono determinate da una forte variazione dei consumi, che ha portato all'incremento del volume delle vendite di alcuni operatori. Tra questi, Mondo Convenienza, azienda italiana specializzata nella Grande distribuzione organizzata di mobili e complementi d'arredo che, nei prossimi mesi, prevede di incrementare il proprio organico con nuove di risorse da inserire ai diversi livelli della forza vendita.Piccoli aumenti del numero di occupati sono previsti anche dai datori di lavoro nei settori di agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca, i quali riferiscono una prospettiva pari a +4%. Tuttavia, è previsto un calo degli organici in quattro settori. Le prospettive di assunzione indicano -5% sia nel settore delle costruzioni che in quello minerario ed estrattivo, mentre i datori di lavoro del settore manifatturiero e dei trasporti e comunicazioni indicano una prospettiva pari a -4%.Rispetto al trimestre precedente, le prospettive peggiorano in cinque dei 10 settori industriali. I cali di maggiore rilievo di 5 punti percentuali sono segnalati nel settore finanziario, assicurativo, immobiliare, dei servizi alle aziende e minerario ed estrattivo. Per il prossimo trimestre, i datori di lavoro di tre delle quattro categorie, definite nell’indagine in base alla dimensione aziendale, prevedono un aumento del numero di lavoratori.L’andamento occupazionale più sostenuto è quello previsto dalle grandi aziende (con 250 o più dipendenti), con una previsione netta sull’occupazione pari a +9%, mentre le previsioni si attestano su +3% e +2% per le piccole (10-49 dipendenti) e medie aziende (50-249 dipendenti), rispettivamente. Tuttavia, i datori di lavoro delle micro-aziende (meno di 10 dipendenti) riferiscono una previsione incerta pari a -1%.
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