martedì 13 marzo 2018
Il settore che registra la situazione più critica continua a essere quello minerario ed estrattivo (-19%), mentre si prevedono ottime opportunità nell'Horeca (+26%)
Assunzioni contenute, ma stabili nei prossimi tre mesi
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Le previsioni indicano prospettive di assunzione contenute ma stabili, in continuità con i dati presentati nel trimestre precedente. Con l'8% degli intervistati che prevede un incremento nel proprio organico, il 7% che annuncia una riduzione del personale e l'82% che manterrà invariata la situazione occupazionale, la previsione netta sull'occupazione è del +1%. Al netto degli aggiustamenti stagionali, la previsione per i prossimi tre mesi si attesta a -1%, relativamente stabile se comparata al primo trimestre.

Così, in una nota, ManpowerGroup, leader mondiale nelle soluzioni strategiche innovative per la gestione delle risorse umane, presenta Meos (Manpower Group employment outlook survey), la propria indagine trimestrale sull'occupazione. La percezione di Manpower è che l'economia in Italia stia crescendo moderatamente, le nostre aziende clienti sono fiduciose che questo trend continuerà anche per il prossimo trimestre.

Dal confronto con lo stesso trimestre dell'anno precedente, su dieci settori industriali oggetto della ricerca si prevede che il numero degli occupati calerà in sei, aumenterà in due e rimarrà invariato negli altri. Il settore che registra la situazione più critica continua a essere quello minerario ed estrattivo (-19%), mentre si prevedono ottime opportunità nel settore Horeca (+26%).

Analizzando la ricerca dal punto di vista delle dimensioni aziendali, sono riscontrate previsioni molto positive, in particolare per quanto riguarda le aziende di grandi e medie dimensioni, rispettivamente con una crescita dell'occupazione pari al 23% e 14%.

Infatti, i dati indicano che un'azienda su tre per quanto riguarda le grandi e una su 4 delle medie aziende dichiara di aver pianificato
assunzioni per i prossimi tre mesi. Rimangono, invece, caute le aziende di piccole dimensioni (0%) e le micro aziende (-2%).

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