martedì 10 aprile 2012
I timori per la tenuta della Spagna si propagano all'Italia e allo spread tra Btp e Bund, che risale sopra quota 400. L'indice Ftse Mib accusa così un calo del 4,98%. Martedì nero per le Borse europee che in una sola seduta hanno bruciato oltre 170 miliardi di euro.
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Borsa valori a precipizio alla riapertura del mercato dopo la pausa pasquale. I timori per la tenuta della Spagna si propagano all'Italia e allo spread tra Btp e Bund, che risale sopra quota 400 e a sua volta provoca il cedimento dei titoli bancari e dell'intero mercato. L'indice Ftse Mib accusa così un calo del 4,98% a 14.458 punti mentre l'All Share perde il 4,76%.Per Piazza Affari un'amara ripresa dell'attività, che comporta tra l'altro la discesa sotto i livelli di inizio anno, con la perdita di tutti i guadagni accumulati in questo primo scorcio del 2012. Seduta iniziata già negativamente, sulla scia dei ribassi di Wall Street in questi giorni di mercati chiusi a Milano e in Europa, per i dati sul mercato del lavoro Usa. A preoccupare i listini però è la situazione della Spagna e dei suoi conti pubblici. Lo spread è tornato a salire vertiginosamente e dopo due mesi si è riaffacciato sopra i 400 punti.  Lo spread pagato dai titoli di Stato italiani decennali rispetto al Bund tedesco chiude a 404 punti base dopo aver sforato la soglia dei 400: il rendimento è salito al 5,68%. Spread in rialzo anche per la Spagna (434), la Francia (135), il Portogallo (1.067) e il Belgio (183). A picco, di conseguenza, tutti i titoli bancari, disturbati tra l'altro dalle dichiarazioni del governatore della Banca di Spagna, che ha parlato di possibili nuovi aumenti di capitale per gli istituti iberici se l'economia continuerà a decrescere.  Tra le banche Unicredit cede l'8,1%, Intesa -7,94%, Banco Popolare -7,31%, le altre con ribassi del 5-6%. Fa eccezione Monte Paschi, che tiene chiudendo con un +0,28%. Nuovo rovescio per Fonsai (-9,14%), a sua volta Premafin cede il 9,53%. Unipol chiude con un -3,05%. Nell'energia cede A2A (-8,17%), Enel segna un -3,26%, Eni -3,95%, Saipem -6,16%.Tra i peggiori delle blue chip è St (-8,19%) che paga un arbitrato sfavorevole che la costringerà a rimborsare 59 milioni di dollari, con ripercussioni sulle stime di profitto nel 2012 e sui report degli analisti. Ribasso sopra la media per Lottomatica e Buzzi. Fiat cede il 6,41%, complici anche le notizie dal Brasile secondo cui non vi sarebbero piani in quel paese per incentivi all'acquisto di auto.Mediaset cede il 5,19%, accusando la notizia che il governo intende indire l'asta per le frequenze tv. Tra i calcistici, exploit di Juventus (+7,31%) e Lazio (+3,82%) dopo i successi in campionato. Netto rialzo di Rcs (+5,40%) molto volatile, con guadagni anche oltre il +15%, dopo che venerdì Rotelli ha comprato il pacchetto di Toti salendo al 16,55% del capitale. Gabetti chiude con un +6,40% dopo l'offerta di ricapitalizzazione avanzata da Marcegaglia e Giordano.MARTEDI' NERO PER LE BORSE EUROPEEMartedì nero per le Borse europee che in una sola seduta hanno bruciato oltre 170 miliardi di euro con l'indice paneuropeo Stoxx 600 che ha perso il 2,51 per cento (173,6 miliardi di euro).  Londra cede il 2,24% a 5.595,55 punti, Parigi perde il 3,08% a 3.217,60 punti e Francoforte il 2,49% a 6.606,43 punti. Madrid scivola del 2,83%.DA DOMANI ASTE, VISTI RENDIMENTI IN RIALZO DA MESE SCORSODomani l'Italia offre i brevi: un Bot a tre mesi e uno a un anno, per un ammontare 11 miliardi contro 8,25 miliardi in scadenza, che "non desta preoccupazione". I rendimenti invece, che esprimono il peggioramento del mercato nell'ultimo mese, mostrano un deciso rialzo rispetto all'sta precedente. Sul grey market, tra scambi per la verità veramente esigui, il rendimento del Bot a un anno è indicato a 1,999%, contro l'1,405% dell'asta sull'annuale di un mese fa. Il tre mesi non è trattato sul grey market, ma il comparto quota un rendimento attorno all'1%. "Nulla di nuovo, rispetto ai giorni scorsi: il peggioramento lo abbiamo visto in modo progressivo" dice un dealer. "Ma quando domani si vedranno i risultati dell'asta così divergenti rispetto all'asta precedente, sono certo che verrà sottolineato in modo negativo". Nell'ultimo mese tutto il mercato è peggiorato: il differenziale di rendimento tra Bund e Btp decennali si è allargato di quasi 100 punti base.Mercoledì ci sono in asta i medio-lunghi, di cui tre off-the-run "la cui offerta risponde a richieste specifiche degli investitori", dice un dealer, e la riapertura del Btp a 3 anni "anch'esso sotto pressione". Quest'ultimo, il Btp marzo 2015 (che non è il benchmark), quota stamane sul mercato 96,28 per un rendimento del 3,909%, contro il 2,76% risultato all'asta del mese scorso.Sullo sfondo restano le preoccupazioni soprattutto per la Spagna. Oggi il governatore della Banca di Spagna, Miguel Angel Fernanedez Ordonez, ha sottolinenado come una forte ripresa dell'economia spagnola nel breve termine sia improbabile aggiungendo che se il contesto economico continuerà a deteriorarsi, le banche spagnole avranno bisogno di più capitale.PASSERA CONVOCA ABI E IMPRESELa settimana prossima il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, convocherà presso il Msel'Abi e i vertici delle più importanti associazioni di categoria per un confronto sulle misure necessarie per lacrescita economica e per affrontare le problematiche del stretta creditizia. Sulla situazione economica e su vari temi, tra cui anche le tematiche legate al credit crunch, Passera oggi si è confrontato con il numero uno dell'Abi, Giuseppe Mussari. Su questi temi il ministro ha avuto colloqui anche nei giorni scorsi con le principali associazioni di categoria.
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