venerdì 19 luglio 2019
L’Agenzia nazionale del turismo, con il ministro Gian Marco Centinaio, ha presentato ieri il Piano triennale 2019-2021. Superati nei pernottamenti i 'cugini', la Spagna resta prima ma rallenta
L'Italia sorpassa la Francia: nel 2018 più turisti da noi
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Il turismo italiano è rinato. Nel 2018 il nostro Paese ha attirato più stranieri della Francia. In termini di presenze estere, con oltre 216,5 milioni di pernottamenti totalizzati l’anno scorso (+2,8%), abbiamo superato i nostri 'cugini' francesi (140,7 milioni di notti, +5,4%) e siamo cresciuti a differenza della Spagna (301 milioni di notti, -1,6%) che, pur essendo prima nel confronto europeo, è in flessione rispetto al 2017. Numeri confortanti riferiti dall’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, che ieri, con il ministro Gian Marco Centinaio, ha presentato a Roma il Piano triennale 2019-2021. Inoltre le presenze totali negli esercizi ricettivi italiani hanno sfiorato i 429 milioni e sono aumentate del +2% nel 2018 sul 2017. La componente internazionale è cresciuta più di quella italiana (+2,8 rispetto all’1,1%) e ha rappresentato il 50,5% delle presenze totali. La spesa internazionale in Italia, a quota 41,7 miliardi di euro, è aumentata del +6,5% nel 2018 sul 2017. Il turismo rappresenta un settore trainante per l’economia del nostro Paese. Nel 2018 il Pil prodotto dal settore turistico è stato pari a 232 miliardi di euro (13,2% del Pil totale), con 3,5 milioni di occupati (14,9% dell’occupazione). E con una previsione a dieci anni di un aumento del Pil dell’1,7% (268,8 miliardi di euro) e +1,3% di occupati.

Uno degli obiettivi del prossimo triennio, comunque, è la crescita del 10% annuo del saldo positivo della bilancia dei pagamenti tra le spese sostenute dai turisti che vengono in Italia dall’estero e gli italiani che si recano fuori i confini. Un contributo può arrivare anche dai 600 eventi messi in campo in tutto il mondo per promuovere l’Italia all’estero. Enit – che a novembre festeggia i 100 anni di attività – punta su tre categorie per far crescere le presenza: famiglie, millennials e turismo specialistico, che va da quello legato ai percorsi in bici alle immersioni in mare. «A settembre – ha annunciato Centinaio – partirà il tavolo di lavoro per le professioni turistiche, perché vogliamo rinnovarle, e poi promozione e tante iniziative, il 2020 sarà l’anno dell’amicizia Italia-Cina nel turismo». «Ci sono mercati più maturi come i Paesi europei che già ci conoscono e a cui vogliamo far apprezzare i luoghi meno noti, che però contengono il 60% dei siti Unesco – ha spiegato il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci -. In altri Paesi come Cina, India e in quelli del Sud America lavoriamo innanzitutto per far conoscere l’Italia e le sue destinazioni».

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