martedì 21 febbraio 2017
Integrazione tra PRA e Motorizzazione per gli attestatati di circolazione e proprietà: per ogni pratica di immatricolazione o passaggio, si pagheranno 61 euro contro gli attuali 100
Addio libretto e certificato: si guiderà con un solo documento
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Addio al libretto di circolazione e al certificato di proprietà dell'auto. Non subito, ma da gennaio 2018. Nella riforma della Pubblica Amministrazione, infatti, ci dovrebbe essere anche la più volte annunciata integrazione tra le competenze del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall'Aci e della Motorizzazione, che dovrebbero confluire in un'agenzia unica presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tradotto in soldoni, significa che, come ha annunciato il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, l'automobilista avrà "un solo documento per l'auto al posto dei due attuali" prodotti da Aci (il certificato di proprietà del veicolo) e Motorizzazione (il libretto di circolazione), "con responsabilità del Ministero". Per i cittadini ci sarà un risparmio di 39 euro. In sostanza per ogni pratica di immatricolazione o passaggio di proprietà si pagheranno 61 euro contro gli attuali 100.

Sul tema si era pronunciata lo scorso 7 febbraio anche l'Autorità Antitrust che aveva chiesto l'istituzione di "un'unica agenzia sottoposta alla vigilanza del Ministero dei Trasporti in cui far confluire le funzioni ad oggi svolte dal Mit e da Aci", precisando che la nascita della nuova agenzia avrebbe avuto come conseguenza "l'introduzione di un'unica modalità di archiviazione finalizzata al rilascio di un documento contenente i dati di proprietà e di circolazione" degli autoveicoli. Il tutto nell'ottica di una "semplificazione
amministrativa nella gestione delle banche dati stesse". L'integrazione tra le competenze dei due Enti, oltre che ridurre i costi correlati alla gestione dei dati, metterebbe fine anche ad una anomalia tutta italiana. Infatti, se la carta di circolazione emessa dalla Motorizzazione è l'unico documento valido per la circolazione dei veicoli in tutti i Paesi, per l'ordinamento italiano c'è anche la necessità di iscrivere il veicolo al PRA gestito dall'Aci. Solo attraverso questa iscrizione, infatti, l'intestatario del veicolo diventa
proprietario dello stesso.

Il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha precisato però che resteranno due database, distinti ma interconnessi. «Perchè uno, quello del Pra, contiene non solo i dati di proprietà ma anche i dati giuridici e quindi eventuali gravami sull'auto, come fermo amministrativo o ipoteche. La Motorizzazione invece fornisce tutti i dati tecnici dell'automobile. Quindi - ha sottolineato il presidente dell'Aci - sono due cose diverse che devono però dialogare. L'interoperabilità dei due sistemi informatici consentirà alla
Motorizzazione di vedere tutti i dati del Pra e al Pra di vedere tutti i dati della Motorizzazione. Non ci sarà quindi più il rischio per l'automobilista di acquistare un'auto usata e non vedere che c'è un fermo amministrativo».

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