martedì 10 gennaio 2012
​Un primo giro di tavolo sulle misure in cantiere potrebbe avvenire già nel prossimo Consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato per il fine settimana: un decreto legge verrà varato entro il 20 di gennaio. Manifestazione nazionale dei tassisti prevista sabato a Roma.
Non tornare indietro di Carlo Cardia
Intervista all'economista Stefano Zamagni (da Radio inBlu
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​Il governo interverrà sulle liberalizzazioni con un decreto legge e il provvedimento verrà varato entro il 20 di gennaio. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà indica modi e tempi dell'atteso pacchetto per quello che il premier Mario Monti ha definito il «disarmo multilaterale di tutte le corporazioni». Un provvedimento che riguarderà «tutti i settori», anche l'acqua, nonostante il referendum, ma dal quale sarà esclusa la controversa separazione di Snam dall'Eni. Un primo giro di tavolo sulle misure in cantiere potrebbe avvenire già nel prossimo Consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato per il fine settimana. «Ce la dobbiamo fare, c'è un documento che il presidente Monti e io stiamo assemblando e che riguarda tutti i settori», ha spiegato Catricalà a Porta a Porta, spiegando che «il premier ci mette le mani e la testa, personalmente porto la mia esperienza ma ci avvaliamo delle esperienze di tutti e soprattutto del ministro Passera». Si dovranno inoltre «consultare i partiti di maggioranza», ha aggiunto Catricalà. Parlando dei singoli settori, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha annunciato che nel mirino delle liberalizzazioni finirà anche l'acqua, nonostante il referendum contro la privatizzazione: «Pensiamo di fare modifiche che non vadano contro il risultato referendario ma non vogliamo che sia un escamotage» per aggirare la scelta degli italiani. Per le farmacie e per i notai  invece in arrivo un aumento della pianta organica. «'Bisogna consentire ai nostri cittadini di ottenere i giusti sconti», ha spiegato Catricalà, sulle farmacie così come per i notai «non si tratta di ampliare i mercati ma di ridurre i prezzi». Per la benzina invece l'obiettivo del governo è di «creare una situazione per cui i gestori possano venderla insieme ad altri beni di consumo». Sulle ferrovie «bisognerà intervenire sulle storture che avvantaggiano l'incumbent», ma non è ancora chiaro come questo avverrà: «Ci saranno norme - si è limitato a dire - che aiuteranno la facilità di accesso» alla rete. Non ci sarà invece la separazione dell'operatore della rete del gas Snam dall'Eni: «Non è una priorità», ha detto il sottosegretario, spiegando che «esistono tanti altri rimedi che consentono alle imprese energivore di pagare meno il gas». Cresce intanto la protesta da parte delle categorie che saranno colpite dalle liberalizzazioni. I tassisti oggi hanno protestato a Bologna e a Milano in attesa di una manifestazione nazionale a Roma prevista sabato. I commercianti alzano la voce contro la deregulation già in essere: «Bastasse allungare gli orari per generare più fatturato e prezzi più bassi saremmo anche noi favorevoli, ma non è così», afferma il presidente di Confesercenti Marco Venturi. Gli avvocati con molta probabilità interverranno direttamente in Parlamento con i molti legali eletti. I farmacisti ricordano di avere già dato e denunciano che «le vere lobby - afferma la presidente di Federfarma Annarosa Racca - sono quelle dei grandi poteri economici. Delle multinazionali». Intanto dal mondo sindacale il leader della Cisl Raffaele Bonanni sostiene l'azione del governo e chiede di «cacciare via lobby e corporazioni». Mentre dalla politica il Pdl annuncia che inizieranno domani le riunioni di quattro tavoli di lavoro che si occuperanno di liberalizzazioni, oltre che di legge elettorale, di mercato del lavoro e del rapporto con l'Europa.
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