sabato 30 aprile 2016
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La Commissione europea ha concesso altro tempo all’Italia per cedere le quattro banche salvate lo scorso novembre estendendo la scadenza inizialmente fissata per oggi. Bruxelles ha spiegato di avere deciso che il prolungamento dei tempi per la vendita, chiesto dall’Italia, è in linea con le regole per gli aiuti di Stato: «Questo prolungamento, come richiesto dall’Italia, dovrebbe contribuire alla riuscita del processo di vendita in corso per le quattro banche ponte ». «Siamo molto soddisfatti; inutile dire che ci contavamo, ma è importante la finalizzazione» ha commentato Roberto Nicastro, presidente delle quattro banche (Nuove Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti). «Abbiamo inviato ai ventisei che hanno manifestato interesse, dieci giorni fa, l’information memorandum – ha detto Nicastro parlando ad Ancona ad un’iniziativa di Confindustria e Nuova Banca Marche –. A questo punto vediamo quanti e quali di questi a maggio ci esprimeranno l’interesse in modo concreto attraverso un’offerta, al momento non ancora vincolante, ma così come prevede questo che è di fatto un processo di privatizzazione ». Nelle scorse settimane più volte le autorità italiane coinvolte si erano dette certe della proroga. Una fonte del Tesoro aveva detto che il nuovo termine per cedere gli istituti sarebbe stato entro settembre. La Commissione non conferma, specificando invece che la nuova scadenza è mantenuta riservata come lo era la precedente per proteggere l’efficacia del processo di vendita. Il termine del 30 aprile, fissato inizialmente, era contenuto in un documento ufficiale tra il governo e la Commissione europea che era filtrato alla stampa.
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