giovedì 23 dicembre 2021
A Monterotondo (provincia di Roma) c’è una realtà imprenditoriale che in piena pandemia ha incrementato il fatturato e investito sul futuro puntando su nuove risorse
La squadra di SharkNet

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A Monterotondo (provincia di Roma) c’è una realtà imprenditoriale che in piena pandemia ha incrementato il fatturato e investito sul futuro puntando su nuove risorse. Si tratta di SharkNet, inventori della zanzariera moderna, con tre stabilimenti produttivi, e rapporti commerciali in 50 Paesi. «Nonostante questo periodo – spiega Sergio Marcantoni, il fondatore di SharkNet – abbiamo assunto cinque persone che si occupano del reparto export, dell’assemblaggio, del customer service, di ricerca & sviluppo e del settore commerciale. Alcune di queste figure professionali, oltretutto, parlando tre lingue straniere, ci stanno consentendo di rafforzare la nostra propensione verso i mercati stranieri».

I numeri del successo dell’impresa, nata nel 1979, parlano chiaro: un 2020 chiuso con un fatturato record che segna un + 3,5% (ovvero oltre nove milioni di euro), un incremento del 27% delle vendite estere. Il loro segreto è aver puntato sull’innovazione, il marketing strategico e una struttura societaria ad assetto familiare. «L’importante – sottolinea Marcantoni – è tenere sempre presente le reali capacità di ogni persona coinvolta e, non meno importante, chiedere a ogni membro della famiglia che si coinvolge se sia davvero un suo desiderio entrare a far parte dell’azienda. Questi sono i presupposti per poter essere un’azienda che prospera e una famiglia serena. A questo punto, avremo un ambiente di lavoro ottimale, in cui tutti, parenti e non, si sentono una parte fondamentale del tutto, saranno più incentivati a dare il massimo e, in caso di errore, ci si comporterà come una famiglia, cioè ci si aiuta a vicenda e si cercherà di trovarvi il lato positivo».

«Mio padre – gli fa eco il figlio Marco – da questo punto di vista è un imprenditore lungimirante perché non è il classico padre padrone che dice "faccio tutto io" e i figli vengono in secondo piano. Lui ha sempre detto "devo delegare e darvi delle mansioni dove siete più preparati di me". Io, per esempio, insieme con Federico Angelucci, mi occupo del settore commerciale e del marketing, mio fratello maggiore Paolo si occupa della parte economico finanziaria, mentre mia sorella Serena è la responsabile dell’organizzazione. Ovviamente nella nostra azienda non lavorano solamente i parenti, ma è altrettanto vero che con i nostri dipendenti creiamo un legame di assoluto rispetto e fiducia che si protrae nel tempo. Il nostro responsabile commerciale Italia sta con noi da 30 anni, mentre il nostro export manager è in azienda da 25».

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