giovedì 18 agosto 2016
Ne sono convinte  le donne-manager di tutto il mondo (ben il 66% è favorevole) intervistate tra il 2009 e il 2015 da Women’s International Networking (Win).
«Le quote rosa servono»
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Sono ben oltre la maggioranza le donne-manager di tutto il mondo che si dicono convinte dell'importanza di avere le quote rosa come metodo efficace per inserire le donne nei contesti aziendali di leadership. A rilevarlo è un'analisi internazionale condotta dal 2009 al 2015 da Women’s International Networking (Win), l'organizzazione nata nel 1997 per promuovere la leadership femminile e le pari opportunità nei luoghi di lavoro. Secondo la ricerca di Win, infatti, ben il 66% delle donne-manager di tutto il mondo è favorevole all’introduzione delle quote rosa, una scelta ancora ritenuta importante.Riguardo gli ostacoli alla carriera, il 61% delle donne-manager intervistate evidenzia la mancanza di opportunità, mentre appena il 19% sottolinea il poco tempo a disposizione, due fattori ritenuti comunque ancora i principali ostacoli allo sviluppo della carriera delle donne-manager."Non bisogna cambiare le donne ma creare il giusto ambiente di lavoro in cui possano esprimere il proprio potenziale - afferma Kristin Engvig, imprenditrice, fondatrice e ceo di Win -. Se accogliamo la diversità di genere e le diversità più in generale, nuove idee e creatività arriveranno di conseguenza. Promuovo la diversità perché penso che possa portare prospettive più interessanti nella vita e nel lavoro. La diversità comunque è già una realtà".Ma cosa scelgono le donne lavoratrici? Stando all'analisi di Win, dal 2009 al 2015 sono aumentate sensibilmente (dal 17% al 31%) le donne che vorrebbero togliere tempo al lavoro per dedicarlo più a se stesse che alla famiglia, anche se per la maggior parte delle donne (50%) l’equilibrio ideale desiderato è dividere equamente il tempo tra famiglia, lavoro e se stesse.Eppure, evidenzia la ricerca, la realtà è ancora lontana dal desiderio anche se un 10% delle donne-manager ha modificato un bilancio esistenziale prevalente, in cui il lavoro prende il 60% del tempo lasciando il 40% equamente diviso tra famiglia e se stesse, mentre negli ultimi sette anni è aumentata consistentemente (+16%) la consapevolezza delle donne-manager di essere adeguatamente valorizzate in azienda.Intanto Win continua a spingere sulla leadership rosa nel mondo del lavoro, tema che verrà ripreso alla Win Conference di Roma, l'evento europeo dedicato alla leadership femminile, che torna nella Capitale dal 28 al 30 settembre. Al Forum sono attesi 900 partecipanti per una tre giorni dedicata alle migliori pratiche aziendali su conciliazione, pari opportunità e mentoring.E proprio sul mentoring l'analisi di Win rileva che sta crescendo il numero delle donne-manager che ritengono una priorità poter avere un mentor in azienda: a dichiararlo è ben l'86% contro il 79% del 2009. Molto forte, inoltre, la solidarietà fra donne in azienda: ben il 90% ci crede e offre supporto alle colleghe, un dato in crescita rispetto all'89% registrato nel 2009.Inoltre le donne-manager dimostrano molta fiducia nell’utilizzo dei social media per affrontare e superare le difficoltà delle donne sul lavoro. Tanto che a credere nel 'potere' dei social è l83% delle manager, contro il 17% registrato nel 2009. E tutti questi saranno i temi al centro della conferenza romana di Win dedicata alla leadership e al networking femminile, la più grande d’Europa e che si svolgerà all’Ergife Palace Hotel.Al forum parteciperanno manager e top manager di aziende multinazionali, rappresentanti della politica, delle istituzioni, del mondo universitario e delle Ong che, sottolinea Win, "stanno contribuendo a cambiare il mondo, lasciando più spazio alle donne, alle loro idee e creatività e che plasmano così il dibattito sulla 'diversity', l’inclusione cioè delle donne e delle minoranze nelle aziende, e sull’uguaglianza di genere".
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