mercoledì 21 settembre 2022
Sono l’1,2% delle aziende, ma attivano oltre il 5% della domanda di lavoro. Alta richiesta per diplomati e laureati
Circa 17mila le imprese sociali in Italia

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In Italia sono circa 17mila le imprese sociali attive e con dipendenti iscritte alla "sezione speciale" del Registro delle imprese. Sono poco più dell’1,2% del totale delle aziende, ma attivano oltre il 5% della domanda di lavoro rilevata dal Sistema Informativo Excelsior e sono un settore importante e in crescita nell’economia italiana. Nel 2021 hanno ricercato oltre 241mila lavoratori, pari al 5,2% della domanda di lavoro complessiva dei settori industria e servizi. Il 25% di esse ha più di 50 dipendenti e impiegano mediamente 35 dipendenti. Sono in maggioranza cooperative sociali, anche se a seguito del nuovo quadro normativo si assiste a una progressiva diffusione di forme organizzative diverse (società di capitale, società di persone, associazioni, fondazioni), che a partire dal 2017 rappresentano quasi un quarto delle nuove imprese sociali.

Tra le figure professionali maggiormente richieste, si segnalano gli operatori socio-sanitari (43.510 profili), gli addetti all’assistenza personale (34.860 profili), le professioni sanitarie riabilitative (26.510) e le professioni sanitarie infermieristiche (22.320). Quattro profili richiesti su dieci riguardano laureati e professioni a elevata specializzazione: oltre 87mila laureati, pari al 36,2% del totale assunzioni previste, 104mila diplomati (42,9% del totale profili ricercati) e circa 23mila profili con qualifica di formazione o diploma professionale (9,4%). A questi si aggiungono 27mila profili professionali per la cui selezione le imprese sociali non hanno espresso preferenze circa il titolo di studio (11,2%). I fabbisogni formativi delle imprese sociali sono quindi caratterizzati da elevati livelli di istruzione. Per circa otto profili su dieci ricercati, è richiesta una formazione terziaria o il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, oltre a competenze 'verdi' (75,9%) e digitali (62,5%). Particolarmente elevata è la domanda di personale immigrato da parte delle imprese sociali: riguarda il 19,0% del totale assunzioni previste, valore di circa 5 punti percentuali superiore rispetto alle altre imprese. Decisamente superiore alla media delle altre imprese si presenta anche la previsione di assunzioni riferita al genere femminile, attestandosi al 25,5% del totale entrate contro il 18,3% dichiarato dalle altre imprese.

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