venerdì 1 luglio 2011
È il 49% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Vione (Assolavoro, nella foto): sperimentazione acausalità funziona, ora estenderla.
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Nel primo trimestre 2011 gli iscritti alle liste di mobilità che hanno trovato una nuova occupazione grazie al ricorso alle Agenzie per il lavoro sono stati 13.644, il 49% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le missioni svolte sono state 16.107 (+63% sul primo trimestre 2010) per una durata media di 69 giorni (+19% anno su anno). Un dato, quest'ultimo, più alto rispetto alla media del settore, pari a 41 giorni. Ogni lavoratore ha svolto 1,1 missioni nell'arco dei tre mesi iniziali del 2011, quasi in linea con le 1,5 del settore. I somministrati provenienti da liste di mobilità con più di 44 anni sono stati 2.798, in aumento del 56% rispetto all'anno precedente. Rappresentano il 20,5% del totale, uno su cinque.«La somministrazione, unica forma di flessibilità che garantisce stessi diritti, stesse tutele e stessa retribuzione del lavoro standard, si riconferma anche come  grande opportunità di ricollocamento per i lavoratori in mobilità. - ha dichiarato Federico Vione, presidente di Assolavoro, l'Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro - I risultati sono dovuti anche alla sperimentazione della acausalità, ovvero l'eliminazione per questa categoria di lavoratori del vincolo della indicazione di una specifica causa per ogni contratto di lavoro, vincolo non presente nella legislazione dei Paesi europei più avanzati, introdotta con la Finanziaria 2010.  Le Agenzie per il lavoro sono state capaci di svolgere, anche in questo caso, un ruolo positivo nelle politiche attive del lavoro, pure grazie a una formazione mirata a una specifica occasione di occupazione. Visti i risultati è il caso di riflettere sull'opportunità di estendere l'acausalità a una platea più vasta così da favorire il lavoro tutelato, attraverso le Agenzie, senza la necessità di apposite risorse pubbliche e garantendo tutti i diritti del lavoro dipendente "classico". Su questo fronte Assolavoro sta proseguendo le interlocuzioni sia sul fronte istituzionale, col ministero del Lavoro in primis, sia su quello sindacale e confida che vi sia piena condivisione della proposta».
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