martedì 2 giugno 2020
A sostegno dei giovani disoccupati i progetti “Yes I Start Up”, per la formazione all’autoimpiego, e “Selfiemployement”, per l’avvio e il finanziamento di attività imprenditoriali
Avviata la campagna di comunicazione Anpal-Enm-Ied

Avviata la campagna di comunicazione Anpal-Enm-Ied - Archivio

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La ricerca di un lavoro e la voglia di fare impresa non si fermano mai, nemmeno ai tempi del Coronavirus. E così Anpal -Agenzia nazionale politiche attive del lavoro e l’Ente nazionale per il microcredito (Enm) si affidano alla creatività degli studenti dell'Istituto Europeo di Design (Ied) e inaugurano la Fase 2 dell’emergenza pandemica con una nuova campagna di comunicazione dei progetti Yes I Start Up, per la formazione all’autoimpiego e Selfiemployement, per l’avvio e il finanziamento di attività imprenditoriali. Entrambi i progetti sono rivolti ai Neet (Not in Education, Employment or Training): giovani fino a 29 anni che non lavorano, non studiano e non frequentano percorsi di formazione professionale. In Italia sono oltre 2,1 milioni, da diversi anni il numero più alto in Europa. La nuova campagna ha visto la realizzazione di una linea grafica, di uno stile di copywriting per i canali digitali e di card social declinate su rubriche tematiche: tutti strumenti digitali utili a intercettare al meglio il target giovanile a cui il progetto si rivolge. Si tratta del primo progetto mediatico della Pubblica Amministrazione interamente realizzato in smart working e approvato in videoconferenza, sfidando ogni barriera fisica, sociale e logistica, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più ragazzi, soprattutto coloro che sono scoraggiati, delusi e di conseguenza impigriti e accompagnarli al mercato del lavoro. Tre italiani e una tedesca: Oscar Frizzi, Giacomo Barbieri, Francesco Borsetto e Stella Wilke sono gli studenti Ied autori della campagna creativa realizzata con la regia dell’Enm, incaricato da Anpal per la comunicazione dei progetti menzionati. Giovani creativi e promettenti, dotati di professionalità e idee chiare che si rivolgono a un pubblico della loro stessa età - e con i loro stessi sogni, bisogni e problematiche - attraverso un linguaggio diretto incisivo, ironico, fatto di frasi di impatto e slang giovanili, con post che illustrano le storie di chi ce l’ha fatta e che trasmettono fiducia, speranza e ottimismo. Per Anpal, offrire ai giovani lontani dal mercato del lavoro un’opportunità altrimenti inaccessibile è un obiettivo cruciale. La prima sfida da affrontare, e forse la più complessa, consiste nel riuscire a raggiungere questo target, nel fargli arrivare le informazioni utili. Una sfida in questo caso affidata ai social media, il canale più capace di attrarre e coinvolgere i Neet, e affidata a linguaggi e immagini create dai giovani per i giovani, innovativi per una Pa, ma sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda dei ragazzi.

«I numeri dimostrano come sia possibile coinvolgere i ragazzi e supportarli in progetti imprenditoriali: rilanciare l'economia dando possibilità ai più giovani dipende anche dalle nostre proposte - spiega Nicola Patrizi, capo progetto Yes I Start Up e Selfiemployment -. Proprio da questa considerazione, nasce l'idea di coinvolgere i giovani creativi dello Ied: è la prima volta che succede e il progetto si è concluso proprio nei giorni in cui la pandemia bloccava il Paese. Siamo orgogliosi di questo lavoro perché porta innovazione nella Pa e avvicina i ragazzi alle possibilità offerte dai fondi europei». La campagna che viaggia su tutti i social network dalla fine di maggio 2020, intende dare maggiore slancio e visibilità ai progetti Yes I Start Up e Selfiemployement, giunti al secondo biennio (2019-2020, che si concluderà il prossimo dicembre).

YES I START UP: è un percorso gratuito di formazione all’autoimpiego che fornisce le competenze necessarie a trasformare un’idea imprenditoriale in realtà. Consiste in un percorso formativo all'imprenditorialità con corsi mirati a trasmettere le competenze necessarie per costruire la propria startup, dalla creazione del business plan alla preparazione della documentazione richiesta per avviare l’attività. Yes I Start Up è disponibile in tutte le regioni italiane, con la stessa modalità, grazie alla formazione omogenea dei docenti. La rete ha coinvolto quasi 500 soggetti attuatori che, attraverso 1.200 aule e 1.600 docenti disponibili sul territorio nazionale, hanno formato e accompagnato oltre 1.250 ragazzi alla definizione della loro idea di impresa da proporre per l’ottenimento del finanziamento della misura. In considerazione della distanza sociale imposta dalla pandemia, Enm ha già attivato una piattaforma di e-learning, che ha permesso la prosecuzione del progetto. Infatti l’iniziativa di Fad (formazione a distanza) è un'altra innovazione importante ai tempi del Coronavirus, segno che la Pa sa trovarsi reattiva anche in momenti critici: la piattaforma è stata realizzata in poco meno di un mese e sta già erogando corsi agli iscritti.

SELFIEMPLOYMENT: è uno strumento perla creazione e l’avvio di attività imprenditoriali promosse dai giovani Neet, attraverso piccoli finanziamenti a tasso zero e senza la necessità di garanzie reali opersonali. Il Fondo finanzia l’avvio di imprese attraverso il microcredito (da 5mila a 25mila euro), il microcredito esteso (da 25.001 a 35mila euro) e i piccoli prestiti (da 35.001 a 50mila euro). Chi riceve il finanziamento è affiancato da un tutor, che lo segue nel percorso di presentazione della domanda. Yes I Start Up e Selfiemployment, per le loro caratteristiche, possono essere considerati delle buone pratiche nel panorama nazionale, potenzialmente replicabili anche in contesti differenti. La Regione Calabria a ottobre 2018 ha istituito Yes I Start Up Calabria, che a oggi ha formato 300 Neet, con una spesa certificata di 500mila euro, risultato importante in un territorio al nono posto in Europa per tasso di disoccupazione (dati Eurostat 2019).

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