mercoledì 24 maggio 2017
L'azienda torinese prende il controllo dell'azienda canadese per 142 milioni di euro. È la terza acquisizione all'estero dal 2015, dopo quelle di Carte Noire e Merrild
Lavazza si beve anche Kicking Horse
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Nuovo shopping all’estero per il gruppo Lavazza. L’azienda torinese ha annunciato l’acquisizione dell’80% di Kicking Horse Coffe, leader in Canada nel segmento del caffè biologico ed equo e sostenibile, per 215 milioni di dollari canadesi (circa 142 milioni di euro). Il 20% dell’azienda resterà a Elana Rosenfeld, che ha fondato Kicking Horse vent’anni fa e resterà alla guida come Ceo.

«Kicking Horse rappresenta uno di quei “local jewels” che il gruppo Lavazza continua a ricercare nell'ambito della propria strategia di globalizzazione e di posizionamento premium» ha commentato Antonio Baravalle, amministratore delegato di Lavazza. Questa è la terza acquisizione all’estero per il gruppo negli ultimi tre anni, dopo quella della danese Merrild (completata il 30 settembre del 2015, ma i termini dell’operazione non sono stati resti noti) e della francese Carte Noire, completata nel febbraio del 2016. Un’operazione, quest’ultima, da 700 milioni di euro, che ha permesso al gruppo italiano di conquistare il primato nel mercato del caffè in Francia.


Lavazza ha chiuso il 2016 con 1,9 miliardi di euro di fatturato (+29% rispetto al 2015, +4% se si escludono i ricavi portati da Carte Noire), 61 milioni di euro di risultato operativo e 82,2 milioni di utile netto. Baravalle si è dato l’obiettivo di arrivare a 2,2 miliardi di fatturato entro il 2020.





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