mercoledì 21 novembre 2018
Employerland è lo strumento per far incontrare domanda e offerta di lavoro: conta 50mila iscritti e più di 500 imprese
L'app anti-fuga dei cervelli che mette in contatto imprese e giovani talenti
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In Italia non si trova lavoro perché domanda e offerta non sanno incontrarsi. I dati di Unioncamere non lasciano dubbi: le imprese hanno difficoltà a reperire addetti con le competenze richieste. Il divario (il cosiddetto missmatch) è in continuo aumento.

A tentare di risolvere il problema ci ha pensato Employerland, una start up che ha sviluppato una applicazione per smartphone in grado di mettere in contatto i giovani ad alto potenziale con grandi imprese alla ricerca di nuovi talenti. Finora questo meccanismo conta 50mila iscritti e sono state coinvolte oltre 500 grandi aziende. Il giovane ha modo di proporre le sue caratteristiche professionali e al tempo stesso ha un quadro chiaro e dettagliato di ciò che le imprese stanno cercando. Questo consente di frenare la fuga dei nostri cervelli intervenendo in maniera diretta sulle cosiddette lauree Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica): si tratta soprattutto di ingegneri, fisici, matematici, chimici, biologi o tecnici per la gestione dei robot. La tecnologia entra così a pieno diritto nei processi di selezione del personale riducendo i tempi di attesa e soprattutto non perdendo tempo facendo la gimcana tra gli annunci di lavoro o affidandosi ai job alert.

«Per avere un’azienda vincente nell’era digitale dobbiamo riuscire ad attrarre chi è nato già con queste tecnologie e che può essere il vero fattore discriminante del successo aziendale. Non abbiamo solo bisogno di mano d’opera qualificata – spiega Gabriele Lizzani, ceo di Employerland –. L’Italia e le sue imprese devono essere pronte per attrarre le 'menti d’opera. Sfruttando la nostra tecnologia, il Paese Italia può finalmente dotarsi di un sistema innovativo in grado di affiancare e potenziare il lavoro delle agenzie per l’impiego, che spesso anche per mancanza di fondi non riescono ad esprimere il massimo del potenziale. Il mondo sta cambiando e i contatti tra candidati e imprese si modificheranno per sempre rendendo obsoleti i cacciatori di teste. La nostra start up è la punta di diamante della creatività italiana, capace di rendere competitive le nostre imprese, al punto che anche Linkedin, la piattaforma di scambio di informazioni professionali destinate al business, a breve potrebbe essere superata».

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