giovedì 28 dicembre 2017
I tour operator esteri registrano un boom di viaggi nel Belpaese. Bastianelli (Enit): siamo la destinazione preferita in Europa per i turisti di lungo raggio. E il 2018 andrà anche meglio
Matera e il Sud si giocano una straordinaria occasione in vista del 2019

Matera e il Sud si giocano una straordinaria occasione in vista del 2019

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Per il 51% dei tour operator stranieri aumenta il trend delle vendite con destinazione Italia nelle festività natalizie 2017 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il 39,3% ha dichiarato che le vendite sono stabili e il 9,7% ha registrato una leggera flessione. Positive anche le stime sull’andamento del turismo organizzato in Italia relativo a tutto il 2018 soprattutto dall’Australia (+25% sul 2017), Brasile (+10/20%), Spagna (+13/15%), Regno Unito (+10%) e Svizzera (+5/6%). I dati emergono dal Monitoraggio Enit - Agenzia nazionale del turismo, che ha coinvolto 118 tour operator (64 europei e 54 d’oltreoceano) presenti in 20 mercati stranieri, relativamente al periodo Natale- Epifania 2017/previsioni 2018.

«Un dato molto positivo – ci dice Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo Enit – che che segue il trend positivo dello scorso anno e ci fa pensare ad un 2018 migliore dell’anno che si sta concludendo, con la conferma che l’Italia è la prima destinazione europea per i turisti di lungo raggio». Fermo restando che il maggior numero di turisti che scelgono il nostro Paese sono di lingua tedesca e rappresentano davvero uno zoccolo duro, questa crescita «significa che abbiamo un brand e una reputazione straordinaria con attrattori straordinari », precisa Bastianelli. Ma perché siamo scelti? Nel caso dello zoccolo duro, osserva Bastianelli, è «vincente la tipologia differente di offerta: cercano ormai i borghi e le aree interne e poi cercano il cibo che sposato alla tradizione ci rende vincenti». Lo sappiamo, città d’arte, paesaggio, natura e cibo sono un fiore all’occhiello unico dello Stivale e, invita il direttore, «dobbiamo insistere per promuovere questo tipo di Italia, sapendo che possiamo ancora crescere spingendo, ad esempio, a scoprire il Sud che troverà in Matera 2019 un favoloso rilancio per la Basilicata, la Puglia e la Campania». «È importante – chiosa Bastianelli – far capire che il turismo è un grande volano dell’economia: già oggi rappresenta l’11% del Pil e il 12% dell’occupazione. E gli spazi di crescita sono grandi».

Tornando ad un’ultima analisi dei dati del Monitoraggio, dividendo in macro aree i tour operator interpellati dalle agenzie estere di Enit risulta che il 45,1% degli operatori europei ha segnalato un aumento delle vendite in questo periodo natalizio e la percentuale sale al 59,8% se si considerano i Paesi d’oltreoceano. Si invertono, invece, le proporzioni per le risposte che hanno previsto stabilità: il 49% Europa e il 24,6% extra Europa. Rimane d’altra parte superiore rispetto ai tour operator europei la quota degli operatori d’oltreoceano che ha previsto una flessione (15,6% sul 5,8% in Europa). Questi dati si rispecchiano anche nell’incremento della domanda turistica (presenze gennaio-settembre 2017: +4,5% sullo stesso periodo 2016, secondo l’Istat) e della spesa degli stranieri in Italia (gennaio-settembre 2017: +7% sul 2016, fonte Banca d’Italia) a testimonianza della percezione positiva che si ha del nostro Paese a livello mondiale.

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