sabato 30 settembre 2017
Il presidente dell'Alleanza Gardini: anche noi nella cabina di regia di Industria 4.0
Le cooperative: «La trasformazione digitale non penalizzi l'occupazione»
COMMENTA E CONDIVIDI

Utili e persone devono andare di pari passo. Non si possono sacrificare posti di lavoro sull’altare del profitto, in nome della digitalizzazione. Perché l’innovazione deve essere al servizio delle imprese, del lavoro e dei cittadini. E non il contrario. Da Alleanza delle cooperative arriva un appello al governo affinché prenda in considerazione il ruolo di questa realtà (che in Italia conta 13 milioni di soci e 1,3 milioni di occupati). «In Italia, come nel mondo, la digitalizzazione dei processi produttivi non è solo Industria 4.0, ma anche Cooperazione 4.0. Richiamiamo l’esigenza che il piano italiano sia aperto, nella sua cabina di regia, e non solo formalmente, anche alle cooperative italiane » ha detto il presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane, Maurizio Gardini nel corso del workshop «La cooperazione nella trasformazione digitale del lavoro», organizzato a Milano nell’ambito del G7 Italia. «Dedicare un programma del governo alle imprese di dimensioni medio-grandi che premia gli investimenti di grandi dimensioni accentuerebbe la polarizzazione tra poche grandi imprese e l’ossatura imprenditoriale delle pmi italiane » ha aggiunto Gardini, evidenziando che il movimento cooperativo realizza un fatturato di 161 miliardi di euro».

«L’innovazione tecnologica va governata, ha bisogno di regole» e va pensata considerando «le persone, la loro vita e la loro dignità» ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo al workshop prima di recarsi a Torino. In questo dibattito sulla trasformazione digitale e sulla quarta rivoluzione industriale, «dobbiamo fare un grande investimento sulla conoscenza, sulla formazione, quindi, sul sapere» ha aggiunto Poletti sottolineando che «bisogna fare in modo che il sapere venga trattato come un investimento». Il mondo cooperativo secondo il ministro, può portare il suo contributo in questa discussione, in cui rientra il tema della relazione tra le persone e la tecnologia, perché «ha una storia di partecipazione condivisione e mutualizzazione, quindi di partecipazione attiva dei cittadini».

Il punto di partenza è che il lavoro si sta trasformando in maniera radicale: alcuni settori saranno particolarmente esposti alla riduzione dei lavoratori sostituiti dall’automazione: nei prossimi 15 anni si stima che saranno 3 milioni (il 15% della forza lavoro) in agricoltura, commercio e manifattura. Questo secondo Alleanza cooperative deve portare a un investimento straordinario sulla formazione visto che i lavori più qualificati saranno i meno esposti. Altro nodo cruciale la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa: un ambito nel quale le cooperative possono offrire modelli collaudati. Nel corso del workshop sono stati presentati due progetti digitali: uno per monitorare costantemente le condizioni di salute degli anziani, e l’altro per controllare in tempo reale il 'viaggio' del Grana Padano dalla produzione fino all’arrivo nei supermercati.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: