giovedì 14 febbraio 2019
Variazione nulla per il Pil tedesco nell'ultimo trimestre del 2018. La prima economia d'Europa evita così la recessione tecnica. Ma tra dazi e frenata cinese il 2019 si prospetta un anno difficile
Nuove nubi all'orizzonte per l'economia tedesca, ha avvertito il presidente della Bundesbank

Nuove nubi all'orizzonte per l'economia tedesca, ha avvertito il presidente della Bundesbank

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La Germania ha evitato la recessione “tecnica”. Nell’ultimo trimestre del 2018 il Prodotto interno lordo tedesco ha segnato una variazione nulla rispetto ai tre mesi precedenti. Nel terzo trimestre era calato del -0,1% e una seconda contrazione avrebbe portato la prima economia d’Europa in recessione tecnica, come è capitato in Italia (unico Paese Ue a segnare un calo del Pil nel quarto trimestre 2018).

Rispetto a un anno fa, il Pil tedesco nell’ultimo trimestre è cresciuto dello 0,9%, in frenata rispetto al +1,1% del terzo trimestre. Per l’intero 2018 la Germania è cresciuta così dell’1,4%, meno dell’1,5% delle stime precedenti.

È il dato più fiacco degli ultimi cinque anni.Sarà un anno complicato, per l’economia tedesca, che essendo molto orientata alle esportazioni soffre particolarmente la tensione nel commercio globale e la guerra dei dazi tra Cina e Stati Uniti. Pesa molto la frenata della Cina, grande importatore di merci tedesche, a partire dalle automobili. Il mese scorso Jen Weidmann, presidente della Bundesbank, ha avvertito che la caduta dell’economia sarà probabilmente più lunga di quanto inizialmente previsto e che altre cattive notizie sono in arrivo.

Oggi Eurostat ha anche pubblicato il dato del Pil per l'intera Ue e per la zona euro: in entrambi i casi c'è stata una crescita dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e un aumento rispettivamente dell'1,2 e dell'1,4% nel confronto con un anno fa.

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