sabato 25 giugno 2016
​Investimenti a quota 2,6 miliardi di euro (+15%). Nel 2015 gli addetti sono aumentati dell’1%, arrivando a 63.500. I nuovi assunti sono stati 6mila, il 20% in più rispetto ai cinque anni precedenti. E la metà sono giovani sotto i 30 anni.
Ricerca e sviluppo trainano la ripresa
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«Anche l’Italia è coinvolta nel nuovo "rinascimento" della ricerca farmaceutica. Gli investimenti sono arrivati a 2,6 miliardi di euro, di cui 1,4 in ricerca e sviluppo e 1,2 in produzione. I ricercatori hanno raggiunto quota 6.100, le donne sono il 52%; le imprese hanno contribuito con 700 milioni agli studi clinici presso le strutture del Servizio sanitario nazionale». È entusiasta Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, durante l’Assemblea pubblica che si è svolta a Roma davanti a 750 tra delegati e ospiti.Negli ultimi due anni gli investimenti in ricerca e sviluppo sono quindi aumentati del 15%, le domande di brevetto cresciute del 54% lo scorso anno e più di 300 prodotti biotech sono in sviluppo. Per quanto riguarda l’occupazione, nel 2015 gli addetti nella farmaceutica sono aumentati dell’1%, arrivando a 63.500. I nuovi assunti sono stati 6mila, il 20% in più rispetto ai cinque anni precedenti. E la metà sono giovani sotto i 30 anni. La produzione ha registrato un balzo in avanti di oltre 30 miliardi grazie alla forza trainante delle esportazioni (22 miliardi, pari al 73%), che dal 2010 sono cresciute del 57% rispetto a una media dei Paesi Ue del 33%.Il presidente di Farmindustria, tuttavia, ha chiesto «misure coraggiose» e ha proposto che il «miliardo e mezzo di euro da restituire sia destinato alle imprese perché lo investano in ricerca e produzione, invece di finire nel calderone della sanità, dove alcuni settori funzionano e altri no».E proprio il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato una riorganizzazione del sistema del settore farmaceutico che entrerà a regime dal 2017 e che toccherà vari ambiti, a partire dall’avvio di un nuovo modello per l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). «Questi aspetti – ha affermato Lorenzin – saranno affrontati negli appuntamenti legislativi di questo periodo, dei mesi di giugno e luglio, fino alla legge di Stabilità che riguarderà la parte più strutturata. Veniamo da un tavolo sulla governance dove abbiamo tirato le fila. Manca solo l’articolato finale e quindi ci siamo. L’Aifa dovrà diventare più efficiente e faremo concorsi per centinaia di operatori, con l’obiettivo di potenziare le ispezioni. Priorità è arrivare al pieno rispetto della norma dei 100 giorni, per cui un farmaco innovativo deve diventare disponibili per i pazienti entro appunto un massimo di 100 giorni. Inoltre faremo in modo che anche le associazioni dei pazienti abbiano parte nelle attività dell’Aifa».
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