sabato 18 settembre 2021
Università Cattolica e Credem insieme per capire le dinamiche tra opinion leader e informazioni. Il 22 settembre primo incontro pubblico del comitato
Mariagrazia Fanchi, direttrice dell'Almed - Università Cattolica

Mariagrazia Fanchi, direttrice dell'Almed - Università Cattolica - Archivio

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Sei esponenti con un alto profilo istituzionale per garantire supervisione scientifica, diffusione e divulgazione dei risultati e orientamento a Opinion Leader 4 Future, progetto che ha preso il via a gennaio 2020 dalla collaborazione tra la struttura di media relation del Gruppo Credem, tra i principali istituti bancari nazionali, e l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica. Un progetto, di durata triennale, per comprendere il ruolo dei leader di opinione nel panorama informativo nazionale e internazionale. Con un comitato che si riunirà trimestralmente con la direzione del progetto e sarà caratterizzato da un approccio multidisciplinare orientato ad alimentare il dibattito. I componenti stabili sono: Mariagrazia Fanchi, Chiara Giaccardi, Silvio Malvolti, Patrizia Musso, Giuseppe Scaratti, Alberto Stracuzzi.

Il 22 settembre alle 17 (evento in diretta sui canali social Università Cattolica) il nuovo board si riunirà per la prima volta nell’ambito di un tavolo di lavoro pubblico sul tema Come costruire insieme la nuova normalità, media e comunicazione al servizio della ripresa, che vedrà coinvolto anche il presidente del Gruppo Credem, Lucio Igino Zanon di Valgiurata. L’evento potrà essere seguito in diretta sui canali digitali dell’Università Cattolica e di Credem.

Il progetto è nato con il fine di esaminare le dinamiche di costruzione dell'opinione che si sviluppano all'interno del contesto sociale, ricostruendo i diversi modelli di diffusione dell'informazione, di costruzione della reputazione e di attivazione della fiducia. Tale analisi è giunta ormai al suo secondo anno di attività, in cui sono stati fatti approfondimenti sull'educazione finanziaria, la generazione Zeta e le modalità informative degli italiani durante la pandemia. Il progetto si articola in quattro pilastri: ricerca, diffusione dei risultati, rapporto con le istituzioni e promozione delle azioni.

«Siamo molto soddisfatti di questa ulteriore evoluzione che dà grande prestigio e autorevolezza ai contenuti di ricerca del progetto visto anche lo spessore degli esponenti coinvolti - spiega Lucio Igino Zanon di Valgiurata -. Un elemento qualificante è certamente la multidisciplinarietà che introduce diversi angoli e prospettive interpretative per conoscere meglio gli articolati meccanismi che regolano le informazioni a cui siamo esposti e le decisioni che quotidianamente assumiamo».

«La costituzione dell’advisory board rappresenta uno strumento di implementazione del progetto da più punti di vista: non solo garantirà la supervisione scientifica, ma rappresenterà anche un supporto a livello di azioni di networking, public engagement e exploitation - dichiara Mariagrazia Fanchi, direttrice dell'Almed -. Il progetto intende infatti creare strumenti e azioni atti a favorire l’impiego delle conoscenze generate dalla ricerca nelle attività di istituzioni, professionisti, policy maker e singoli cittadini. Le diverse competenze e sensibilità delle esperte e degli esperti riuniti nel board, consentiranno alla ricerca di sintonizzare al meglio i propri obiettivi con i temi più urgenti e sfidanti dell’agenda sociale, economica, politica e culturale, del nostro Paese e del mondo».

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