lunedì 5 giugno 2023
Carrefour Italia diventa il primo operatore della Grande distribuzione organizzata (Gdo) a trasformarsi in Società benefit a livello nazionale
Carrefour Italia cambia pelle: «Diventiamo società benefit»

Imagoeconomica

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È possibile fare profitti con ricadute positive e misurabili nell’ambiente e nella società in cui si opera? È la scelta su cui si è orientata Carrefour Italia che diventa il primo operatore della Grande distribuzione organizzata (Gdo) a trasformarsi in Società benefit a livello nazionale. Si tratta di una forma giuridica d’impresa che integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, anche precise finalità di beneficio comune. E lo fa garantendo di operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente. «Una decisione strategica che conferma la nostra volontà di fare impresa focalizzandoci non solo sulla dimensione economica, ma creando allo stesso tempo ricadute positive e valore tangibile per l’ambiente e la società in cui siamo inseriti» ha spiegato il Ceo di Carrefour Italia, Christophe Rabatel.

Va ricordato che le società Benefit in Italia sono già oltre 3mila: un numero ancora esiguo rispetto al totale delle società in Italia, ma comunque un’avanguardia consistente e in continua crescita se si pensa alle 200 presenti nel 2018.

Le cosiddette società Benefit sono state introdotte in Italia dal primo gennaio 2016 con la Legge di Stabilità 208/2015 e prendono ispirazione dalle Benefit Corporation presenti negli USA dal 2010. Ma come si misura l’impatto ambientale delle società Benefit? Le finalità di beneficio comune devono per legge essere annualmente rendicontate in una relazione di impatto pubblica, appannaggio di un responsabile d’impatto nominato dall’azienda, nella quale si descrivono le azioni svolte e gli impegni per il futuro. «In modo da favorire un reale cambio di paradigma lungo tutta la filiera, per una produzione più sostenibile e un consumo più responsabile» come ha ricordato Rabatel.

Per favorire una transizione alimentare sostenibile, il gruppo Carrefour Italia, che entro fine giugno perfezionerà il cambio di status giuridico annunciato, intende puntare sulla propria marca privata e sulla collaborazione con i fornitori in modo da favorire obiettivi di responsabilità comune, come la tutela della biodiversità e la riduzione progressiva delle emissioni di Co2 nella filiera, prediligendo imballaggi più sostenibili e puntando su prodotti sani e di qualità.

Dalle proposte di sconti, promozioni e prodotti Marca del distributore convenienti all’offerta di contratti equi e competitivi per i dipendenti: così Carrefour punta a creare valore per le persone stesse e il territorio. In tal senso la garanzia di ambienti di lavoro sani passa attraverso il favorire l’inclusione e le pari opportunità: l’azienda si impegna ad aumentare la presenza di collaboratori con disabilità e ha recentemente introdotto una nuova policy di genitorialità rivolta a tutti i collaboratori e le collaboratrici. Sono previsti 10 giorni in più di congedo parentale per il secondo genitore retribuito al 100%, un’integrazione economica dell’indennità prevista dalla legge per i genitori che usufruiscono del congedo parentale facoltativo, e ancora supporto psicologico e accompagnamento nel rientro al lavoro, anche attraverso misure di flessibilità.

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, infine, Carrefour Italia mira a raggiungere, a livello di gruppo, la carbon neutrality entro il 2030 con l’e-commerce ed entro il 2040 nei punti vendita. Entro il 2026 intende ridurre i consumi energetici e ridurre i rifiuti, con un’attenzione agli sprechi alimentari dei punti vendita. In questa logica è stata già avviata la partnership con Too Good To Go, un’App che permette di accedere a offerte di cibo invenduto a prezzi ribassati, unita alla vendita diretta a prezzo scontato del 70% di prodotti che hanno superato il cosiddetto termine minimo di conservazione, ma che preservano comunque tutte le garanzie di sicurezza alimentare.

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